Lo smartphone star negli hotel targato Sapienza
Un gruppo di laureati crea una startup che offre servizi smart: già in 10 mila la usano ogni mese
Il sistema innovativo si deve a una società formata da cinque ragazzi laureati alla Sapienza: quattro ingegneri, Marco Barbato, Marco Maisto, Luca Liparulo, Andrea Proietti, più un economista nonché amministratore delegato, Antonio Calia. Un’idea nata dall’esperienza, da un viaggio all’estero dell’ad che l’ha noleggiato in un aeroporto e ne ha scoperto tutti i vantaggi. Per spiegare: Fontana di Trevi guida la top ten dei monumenti più visitati. Ma è il Colosseo quello più fotografato. A scoprire (quasi) tutto quello che vedono e fanno i visitatori nella Capitale è una nuova startup nel mondo del turismo: «Manet», acronimo che significa «Mobile ad hoc network».
Fontana di Trevi guida la top ten dei monumenti più visitati. Ma è il Colosseo quello più fotografato. A scoprire (quasi) tutto quello che vedono e fanno i visitatori nella Capitale è una nuova start-up nel mondo del turismo: «Manet», il cui nome non si riferisce solo al noto pittore francese, ma è un acronimo che significa «Mobile ad hoc network». Consiste in uno smartphone che sta sostituendo negli alberghi romani il telefono fisso in camera, con le sue stesse funzioni ma anche con gli extra dei cellulari più recenti: consultare la mappa della città, pianificare le visite guidate, prenotare un ristorante, verificare gli orari di treni, metro e bus, noleggiare auto o scooter, acquistare ticket per musei o spettacoli. Ancora: cercare una baby sitter o un medico specialista, avere un traduttore a portata di mano, controllare il cambio delle valute.
Il sistema innovativo si deve a una società formata da cinque ragazzi laureati alla Sapienza: quattro ingegneri, Marco Barbato, Marco Maisto, Luca Liparulo, Andrea Proietti, più un economista nonché amministratore delegato, Antonio Calia. Un’idea nata dall’esperienza, da un viaggio all’estero dell’ad che l’ha noleggiato in un aeroporto e ne ha scoperto tutti i vantaggi.
Secondo i loro calcoli sono già diecimila ogni mese solo nella Capitale gli utilizzatori di «Manet» su duemila cellulari: un vero boom per un sistema adottato anche dai B&B, che lo stanno esportando a Milano, Venezia, Torino e Firenze. «Entro la fine dell’anno vogliamo consolidare la nostra presenza sul territorio nazionale - afferma Barbato - per poi aprire al mercato estero. Il nostro obiettivo per il 2018 è raggiungere i diecimila dispositivi Manet in altrettante stanze di hotel». Il gruppo, spiega Proietti, ritiene che gli alberghi debbano «attuare scelte che portino la struttura a rilanciare la sua reputazione attraverso un parametro chiave come l’esperienza del cliente».
Nata all’incirca due anni fa la società «è il frutto di tante ore di lavoro - racconta Maisto-. Abbiamo iniziato sviluppando il nostro prodotto di notte o nel weekend, perché ognuno di noi aveva un proprio lavoro». E che ne pensano gli albergatori? Tra i partner di Manet c’è il gruppo Mood Hotels che nei dieci alberghi di Roma ha collocato il dispositivo in tutte le camere: «È molto ben percepito dai nostri clienti - afferma il titolare Emidio Pacini - che possono così disporre di un apparato che li tiene costantemente in contatto con la reception, elevando anche gli standard di sicurezza».
Manet permette inoltre di raccogliere una quantità enorme di dati sulle abitudini dei turisti: quali sono i percorsi che preferiscono, quali i monumenti che visitano e da che Paese provengono. Dati statistici raccolti «da un pannello di controllo che offriamo alla struttura», spiega Liparulo.
Così sappiamo che i visitatori della città eterna provengono soprattutto dall’America o dall’ Italia, dalla Cina, dal Canada, dall’Inghilterra, dal Brasile, da Cuba, dalla Corea del sud, dalla Francia e dall’Australia. Che nel 65,1% dei casi sono maschi e nel 34,9% femmine. Che il ticket più acquistato è il «Vatican tour», musei e cappella Sistina, ma che nessuno si dimentica di andare a gettare la monetina nella Fontana di Trevi o al Colosseo e al Pantheon, secondo e terzo fra i monumenti più visitati. Insieme a piazza di Spagna e a San Pietro, piazza Navona e Villa Borghese, il Foro Romano e Castel Sant’Angelo. E quale preferiscono fra i cibi? Va da sé, pizza e cucina italiana, ma va forte anche il cibo giapponese.
L’idea Uno smartphone sostituisce il telefono negli hotel, ma offre i servizi di un cellulare