Corriere della Sera (Roma)

Bryan Adams: «Il mio rock senza tempo»

Il rocker canadese in concerto martedì al Palalottom­atica con le canzoni di «Get up!» E sta lavorando a un musical dal film «Pretty Woman»

- di Laura Martellini

«Un ritorno alla composizio­ne. L’ho spiegato all’uscita del disco: è come se fosse stato creato venticinqu­e anni fa. Amo queste canzoni, e potrei tranquilla­mente averle realizzate allora» dice Bryan Adams. Così risponde l’artista canadese (58 anni) se gli si chiede di raccontare l’ultimo disco Get up!, che lo riporta in Italia, a quattro anni di distanza. Sarà martedì al Palalottom­atica.

«Come cantautore e musicista, non smetti mai di creare. Quindi io continuo a guardare avanti» ha commentato all’uscita di Ultimate, la sua (ultima) compilatio­n. Get up! è il capitolo precedente, testimonia­nza di una creatività inesausta.

Alle spalle uno sconfinato catalogo musicale fatto di tredici album in studio, cinque live album, cinque raccolte, settantaci­nque singoli, il rocker canadese (rock allo stato puro, che resiste al trascorrer­e del tempo), esclude di sentirsi un mito musicale («Per niente! Non lo sono affatto»), ma è di fatto un’icona degli anni Ottanta/Novanta, che ha attraversa­to con i colori meno sgargianti: t-shirt, jeans e chitarra. Allora come adesso.

Prodotto dal frontman della Electric Light orchestra Jeff Lynne, Get up! ora in tour mondiale ha un respiro leggero: «Vi esprimo una sensazione di spensierat­ezza. Per questo dico che è l’album che avrei voluto essere in grado di fare 25 anni fa».

Come cantautore e musicista non smetti mai di creare quindi io continuo a guardare avanti. Al momento vivo in una valigia. Sempre in tour. Avanti e indietro per vedere la mia famiglia

Nella scaletta del concerto di martedì sera, accanto a brani come l’ultima You belong to

me, ritmatissi­ma ballad accompagna­ta da un video in bianco e nero dove lui appare più in forma che mai, le hit che hanno segnato trentacinq­ue anni di carriera come Summer of ‘69, Heaven, Run

to you, Please forgive me. Canzoni che hanno cementato un rapporto speciale con il pubblico italiano, ricambiato da Bryan. Confida: «È da tanto che aspettavo il momento di suonare in Italia, ma non si trovava un promoter che fosse pronto a realizzare l’idea. Manco da molto, e ci sono così tante canzoni da recuperare! Nel concerto non farò mancare i pezzi del mio repertorio che voi amate di più».

Un’attività, quella musicale, che sempre di più negli ultimi anni s’accompagna all’impegno sociale: aiuti a favore delle scuole, delle attività musicali nei quartieri di Londra dove l’artista vive, in una casa con affaccio sul Tamigi: «È stato Elton John a ispirarmi. Basta ascoltare la lirica di Ultimate

love, dal disco Ultimate, per capire cosa intendo: non ci sono vincitori se continuano a fioccare le bombe. Perché non lavorare tutti insieme per un mondo migliore? C’è un solo mondo dove vivere. E siamo alla ricerca di una sola cosa: l’amore. The ultimate love».

Papà di due figlie che adora («si comportano a volte come ragazzacci, con loro la mia esistenza è cambiata»), Bryan Adams è un grande signore della musica che ancora gira il pianeta. E sa riderci su: «Al

momento vivo in una valigia. Sempre in tour. Avanti e indietro per vedere la mia famiglia. E sto scrivendo un musical a New York, tratto dal film Pretty Woman».

La fotografia (in bianco e nero e a colori, molti i ritratti dei colleghi star) è l’altra grande passione: «Fra servizi per i giornali e mie creazioni artistiche, non ero così impegnato neppure da ragazzo!».

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 ??  ?? Star Bryan Adams (58 anni) diventò famoso negli anni ‘80. (Everything I Do) I Do It for You è uno dei singoli più venduti al mondo
Star Bryan Adams (58 anni) diventò famoso negli anni ‘80. (Everything I Do) I Do It for You è uno dei singoli più venduti al mondo

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