Raggi: tutti a Ostia, senza bandiere
La sindaca chiede grande partecipazione alla manifestazione apartitica per la legalità
Raggi lancia l’idea di una manifestazione a Ostia «senza bandiere, contro la violenza» dopo il pestaggio del giornalista Rai da parte di Roberto Spada, ieri fermato dai Carabinieri. Ma il Pd non ci sarà: accusa la sindaca di voler strumentalizzare la vicenda in vista del ballottaggio per il Municipio X (19 novembre). Pure CasaPound non sarà in piazza e nega legami con gli Spada.
Raggi lancia l’idea: domani a Ostia «dobbiamo essere tantissimi» e «senza bandiere politiche» per manifestare «uniti per la legalità, contro le mafie e la violenza», con riferimento alla testata con cui Roberto Spada ha rotto il naso al giornalista Rai Daniele Piervincenzi. Un gesto «inaccettabile, fermeremo criminalità ed estremismi a Roma», aveva commentato la sindaca su Facebook segnalando anche il suo «orrore» nel leggere gli insulti e le incitazioni alla violenza sotto il suo post: «Di fatto prendevano tutti le difese di Spada, nessuno solidarizzava con la vittima», ha detto Raggi prima di essere raggiunta dalla notizia del fermo dell’aggressore. «Grazie alla Procura di Roma e ai carabinieri per il fermo di Roberto Spada. Immediata la reazione di tutte le istituzioni a questa barbara aggressione», il messaggio sul profilo della sindaca, in allegato l’hashtag #Fuori La Mafia Da Roma. L’ idea della manifestazione, però, è stata subito bocciata dal Pd che domani non scenderà in piazza: l’accusa a Raggi è di strumentalizzazione della vicenda in vista del ballottaggio Di Pillo-Picca per il Municipio X (il 19 novembre). «Abbiamo sempre portato una battaglia a viso aperto contro la mafia a Ostia, sono tre anni che combattiamo senza una sponda da parte del M5S, e siamo contenti che anche la Raggi abbia cominciato ad accorgersi della presenza della mafia — sostiene il segretario del Pd romano, Andrea Casu — . Non si può fare una questione di bandiere, tutto strumentale al ballottaggio, come fa il M5s. Non possiamo aderire a una manifestazione che è stata pubblicata sul blog di Beppe Grillo. Piuttosto la Raggi approvi, come le chiediamo da tempo, il Regolamento sui beni confiscati alla mafia. Noi parteciperemo alla manifestazione di giovedì 16 indetta da Fnsi e Libera».
Anche CasaPound ha chiarito che non sarà al corteo e che, al ballottaggio, non appoggerà Di Pillo, né Picca. L’ultradestra ieri ha negato legami con gli Spada e ha definito l’aggressione «una violenza gratuita deprecabile e assurda, ma che non può essere imputata a noi. Perché Roberto Spada non è un esponente di CasaPound. A Nuova Ostia esiste solo CasaPound», così il vicepresidente Simone Di Stefano. E Luca Marsella, candidato al municipio di Ostia che ha incassato il 9% delle preferenze e che per il 19 ha invitato gli elettori ad «andare al mare», ha aggiunto: «Questo municipio è stato sciolto per mafia perché noi abbiamo denunciato questo malaffare».
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