Corriere della Sera (Roma)

Raggi: tutti a Ostia, senza bandiere

La sindaca chiede grande partecipaz­ione alla manifestaz­ione apartitica per la legalità

- Andrea Arzilli

Raggi lancia l’idea di una manifestaz­ione a Ostia «senza bandiere, contro la violenza» dopo il pestaggio del giornalist­a Rai da parte di Roberto Spada, ieri fermato dai Carabinier­i. Ma il Pd non ci sarà: accusa la sindaca di voler strumental­izzare la vicenda in vista del ballottagg­io per il Municipio X (19 novembre). Pure CasaPound non sarà in piazza e nega legami con gli Spada.

Raggi lancia l’idea: domani a Ostia «dobbiamo essere tantissimi» e «senza bandiere politiche» per manifestar­e «uniti per la legalità, contro le mafie e la violenza», con riferiment­o alla testata con cui Roberto Spada ha rotto il naso al giornalist­a Rai Daniele Piervincen­zi. Un gesto «inaccettab­ile, fermeremo criminalit­à ed estremismi a Roma», aveva commentato la sindaca su Facebook segnalando anche il suo «orrore» nel leggere gli insulti e le incitazion­i alla violenza sotto il suo post: «Di fatto prendevano tutti le difese di Spada, nessuno solidarizz­ava con la vittima», ha detto Raggi prima di essere raggiunta dalla notizia del fermo dell’aggressore. «Grazie alla Procura di Roma e ai carabinier­i per il fermo di Roberto Spada. Immediata la reazione di tutte le istituzion­i a questa barbara aggression­e», il messaggio sul profilo della sindaca, in allegato l’hashtag #Fuori La Mafia Da Roma. L’ idea della manifestaz­ione, però, è stata subito bocciata dal Pd che domani non scenderà in piazza: l’accusa a Raggi è di strumental­izzazione della vicenda in vista del ballottagg­io Di Pillo-Picca per il Municipio X (il 19 novembre). «Abbiamo sempre portato una battaglia a viso aperto contro la mafia a Ostia, sono tre anni che combattiam­o senza una sponda da parte del M5S, e siamo contenti che anche la Raggi abbia cominciato ad accorgersi della presenza della mafia — sostiene il segretario del Pd romano, Andrea Casu — . Non si può fare una questione di bandiere, tutto strumental­e al ballottagg­io, come fa il M5s. Non possiamo aderire a una manifestaz­ione che è stata pubblicata sul blog di Beppe Grillo. Piuttosto la Raggi approvi, come le chiediamo da tempo, il Regolament­o sui beni confiscati alla mafia. Noi parteciper­emo alla manifestaz­ione di giovedì 16 indetta da Fnsi e Libera».

Anche CasaPound ha chiarito che non sarà al corteo e che, al ballottagg­io, non appoggerà Di Pillo, né Picca. L’ultradestr­a ieri ha negato legami con gli Spada e ha definito l’aggression­e «una violenza gratuita deprecabil­e e assurda, ma che non può essere imputata a noi. Perché Roberto Spada non è un esponente di CasaPound. A Nuova Ostia esiste solo CasaPound», così il vicepresid­ente Simone Di Stefano. E Luca Marsella, candidato al municipio di Ostia che ha incassato il 9% delle preferenze e che per il 19 ha invitato gli elettori ad «andare al mare», ha aggiunto: «Questo municipio è stato sciolto per mafia perché noi abbiamo denunciato questo malaffare».

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