Il Campidoglio: Pietralata cambia volto
Il Campidoglio dà l’ok al Print di Pietralata: ieri mattina l’assessore all’Urbanistica del Campidoglio, Luca Montuori, ha firmato la delibera che sblocca un progetto rimasto incagliato nella burocrazia dal 2006. «Lo ha firmato davanti ai miei oggi», ha annunciato ieri Raggi dal palco dell’Auditorium prendendosi l’applauso dei costruttori. Mancano ancora i passaggi in giunta e Assemblea capitolina, ma di fatto è un passo verso la rigenerazione urbana - tema dell’assemblea annuale Acer - di un’area di 86 mila metri quadri lordi tra le più depresse della Capitale. Il Print - contrazione di «Programma integrato» - consentirà la riqualificazione del quartiere attraverso l’attuazione di nuove opere pubbliche per 57 milioni di euro, derivanti dagli oneri ordinari e straordinari di 34 interventi «privati» che porteranno alla demolizione e/o ristrutturazione di edifici degradati. Pietralata è destinata così a cambiare volto grazie a un progetto che vede la compartecipazione tra pubblico e privato.
La realizzazione di opere pubbliche è resa possibile grazie alla cessione al Comune di aree private per 170.791 metri quadrati per la realizzazione di parchi, servizi pubblici, standard urbanistici ed infrastrutture. Da lì, una serie di punti da unire per ridisegnare l’intera zona, ai tempi cara a Pier Paolo Pasolini: riqualificazione paesistico-ambientale, miglioramento dei collegamenti, riconversione delle attività industriali prevedendo cambi di destinazione d’uso, recupero del rapporto tra la città e le aree golenali del fiume Aniene. Tradotto, significa nuovi marciapiedi, parcheggi, strutture pubbliche (un asilo, un teatro, una piazza, un mercato comunale, un centro anziani), illuminazione e un nuovo sistema fognario; la valorizzazione di Casale Rocchi, ma anche la riqualificazione del sistema idro-morfologico dell’Aniene. «Auspichiamo che venga chiuso l’iter già alla prossima seduta di giunta - il commento di Acer -. Dopo decenni si concretizza il primo progetto di riqualificazione di una delle periferie romane».