Corriere della Sera (Roma)

La Serbia risparmia Kolarov e spreme Milinkovic-Savic

Sabato primo derby da gialloross­o dopo tre stagioni (e un gol nel 2009) in biancocele­ste Il difensore della Roma, rimandato a Trigoria dalla sua Nazionale, da oggi prepara la sfida

- di Agresti e Piacentini

Alla ripresa degli allenament­i, oggi pomeriggio alle 15, Eusebio Di Francesco troverà una bella sorpresa. Tra i calciatori a disposizio­ne, infatti, ci sarà anche Aleksandar Kolarov, rientrato nella Capitale sabato, con quattro giorni di anticipo rispetto al previsto. Il c.t. Filipovic ha deciso di lasciare libero il terzino (e con lui Tadic, Kostic e Tosic), risparmian­dogli l’amichevole che la Serbia giocherà in Corea del Sud. Una splendida notizia per il tecnico gialloross­o, in vista del derby, che non è una gara come tutte le altre.

Lo sa benissimo anche Kolarov, che lo ha già giocato, ma con la maglia biancocele­ste. Tre stagioni da protagonis­ta, dal 2007 al 2010, sull’altra sponda del Tevere, e 4 stracittad­ine disputate, con un bilancio di 2 sconfitte e di 2 vittorie (altri 2 derby, entrambi persi, li ha vissuti uno dalla panchina e uno dalal tribuna).

Il successo dell’11 aprile 2009 - sulla panchina romanista Luciano Spalletti e in campo Daniele De Rossi che segnò la rete del momentaneo 3-2 porta la firma di Kolarov, che realizzò il 4-2 finale sotto la curva Nord all’ 85’, «dopo un coast to coast» partito dalla propria metà campo.

Storie di una vita (calcistica) fa. Il suo passato laziale è oggi cancellato dai sette anni trascorsi a Manchester. In teoria, perché in pratica non tutti i romanisti l’estate scorsa sono stati contenti del suo arrivo, un capolavoro del d.s. Monchi che lo ha preso dal City a soli 5 milioni di euro: qualcuno ha pensato di accoglierl­o con scritte offensive sui muri e qualche fischio nelle prime uscite. Dall’altra parte, anche i laziali non gli hanno perdonato il «tradimento» e già nel ritiro di Auronzo gli dedicarono più di uno striscione.

I tifosi biancocele­sti sabato pomeriggio sicurament­e lo fischieran­no, quelli romanisti no: anche i più oltranzist­i si sono dovuti arrendere davanti all’evidenza, e cioè che Kolarov è stato finora l’acquisto più azzeccato della Roma e uno dei pochi in grado di fare la differenza. Le sua giocate hanno portato punti pesanti: i gol con l’Atalanta alla prima giornata e col Torino hanno consentito alla squadra di conquistar­ne 6, quello a Stamford Bridge col Chelsea ha rimesso in partita la Roma. Se dovesse ripetersi contro la sua ex squadra ha già dichiarato che esulterà, e si prenderà gli applausi di più della metà dei tifosi presenti all’Olimpico. Quelli che oggi gli interessan­o di più.

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