Maraini, sono scippatori seriali
Da mesi terrorizzano Trastevere e Monteverde. Agiscono sempre in coppia e di sera
Colpiscono da un mese e mezzo e hanno già fatto decine di vittime. La tecnica dei due baby scippatori che hanno aggredito la scrittrice Dacia Maraini a Monteverde è sempre la stessa. Una piccola gang seriale che spaventa un quartiere.
Colpiscono da un mese e mezzo e hanno già fatto decine di vittime. Quasi tutte donne di una certa età, sorprese mentre camminano sul marciapiede. Sì, perché la tecnica utilizzata dai due baby scippatori che lunedì sera hanno aggredito la scrittrice Dacia Maraini fuori dal Teatro Vascello in via Giacinto Carini, a Monteverde, è sempre la stessa: arrivare su uno scooter scuro forse rubato - approfittando del fatto che è già buio, in pochi istanti scegliere la vittima di turno - meglio se da sola salire in un attimo sul marciapiede rigorosamente contromano per ottenere l’effetto sorpresa e strappare la borsa alla malcapitata, avvicinata di spalle e con velocità. Anche la vincitrice del Premio Campiello, dello Strega e di moltissimi altri riconoscimenti in Italia e all’estero ha subìto la stessa sorte.
I due, che sarebbero molto giovani, forse uno anche minorenne, sarebbero stati scarcerati da poche settimane. Erano finiti in galera sempre per scippi e come sono usciti hanno ricominciato a farli. Seminando il terrore fra Monteverde, San Paolo e Trastevere. La polizia sta dando la caccia alla coppia. Non si esclude di rom. Una caccia senza sosta per riprendere i due prima che compiano altre rapine e feriscano seriamente qualcuno, visto che fino a oggi solo per un caso le vittime dei due balordi sono solo rimaste contuse anche se molto spaventate. Ma gli investigatori avrebbero già le idee piuttosto chiare su chi cercare. Ad aiutarli potrebbero essere non solo la testimonianza della scrittrice aggredita, ma anche le immagini della videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali e di una banca: i banditi sono infatti fuggiti in motorino, sempre contromano, per via Francesco Saverio Sprovieri, sicuri che avrebbero fatto perdere le tracce. Ma potrebbero essere finiti nel raggio d’azione delle telecamere. Insomma il cerchio sugli aggressori di una delle più famose e apprezzate scrittrici italiane e di molte altre donne potrebbero avere le ore contate.