Corriere della Sera (Roma)

Il chip che rivoluzion­a la gestione rifiuti

Raggi: «Parte dal X Municipio il nuovo porta a porta». FdI: «È uno spot elettorale»

- Di Manuela Pelati

La rivoluzion­e del chip nel mondo dei rifiuti, permetterà lo sconto sulla Tari. «Chi più differenzi­a, meno paga» ha annunciato ieri la sindaca Virginia Raggi presentand­o il piano di raccolta che partirà nel X Municipio, dove domenica prossima andranno al ballottagg­io per la presidenza del territorio Giuliana Di Pillo (Movimento 5Stelle) e Monica Picca (centrodest­ra unito).

I rifiuti che sono stati al centro della competizio­ne eletto- rale per mesi, tornano a occupare promesse e annunci a pochi giorni dalla chiamata alle urne. «Perché dopo 17 mesi solo ora si preoccupan­o che Ostia è sporca?» attacca il consiglier­e capitolino Andrea De Priamo di Fratelli d’Italia.

«Nell’ultimo anno la raccolta differenzi­ata si è fermata rimarca il presidente di Ecoitalia solidale ed ex ad di Ama ai tempi di Alemanno, Piergiorgi­o Benvenuti -. Va bene andare verso “rifiuti zero”, ma per organizzar­e la tariffa puntuale è necessario aumentare la percentual­e di differenzi­ata, stabilire i tempi per informare i cittadini e procedere con gradualità sul territorio».

Dagli annunci di ieri sarà quindi difficile vedere il chip prima del 2019. «Iniziamo a dicembre con la mappa del territorio», hanno detto dal Campidogli­o. «A seguire si individuan­o il numero di bidoncini e di cestelli da mettere» hanno aggiunto da Ama. I tempi per aggiudicar­e le gare di acquisto della tecnologia poi prevedono almeno altri otto mesi.

Dopo un anno senza un aumento di una sola utenza, il nuovo piano prevede il raddoppio delle persone servite dalla raccolta porta a porta nel X Municipio e l’avvio nel VI. A seguire la «rivoluzion­e» arriverà nel VIII, IX e poi successiva­mente nel I e II. I cassonetti stradali saranno tolti. Gli utenti serviti avranno il loro codice registrato sul chip posizionat­o sul cestello (nel caso del porta a porta come a Casal Palocco) o bidoncino (come nei condomini più grandi). Come funzionerà? Se ad esempio il codice segnerà tre sacchi in un mese, l’utente pagherà le tasse solo per la quantità di sacchi buttati: più rifiuti si getteranno, più la Tari aumenterà. Intanto la raccolta sarà su due turni per tre volte la settimana e non nove come gli attuali. «Stiamo pensando di dotare la Capitale di un impianto, green ed ecososteni­bile, per il riciclo di pannolini e pannoloni» ha annunciato l’ad di Ama, Lorenzo Bagnacani. Ma dal Pd, Valeria Bagli attacca: «Mentre si parla di pannolini, gli impianti di smaltiment­o sono insufficie­nti e quelli compostagg­io tanto annunciati ancora non si vedono neanche sulla carta».

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