Minniti: «Libereremo Ostia dai clan»
Il ministro al Comitato provinciale. Le misure di sicurezza scatteranno già venerdì
Seggi monitorati per 24 ore da agenti (anche in borghese), carabinieri e finanzieri. Digos e Squadra mobile a coordinare il dispositivo di sicurezza, l’esercito a guardia del deposito delle schede elettorali. Una «vigilanza discreta» ma imponente quella annunciata dal ministro dell’Interno Marco Minniti, ieri a Ostia per il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Un piano da massima allerta per il ballottaggio di domenica che porterà alle urne gli abitanti del X Municipio sciolto per mafia, con occhi puntati soprattutto sulle «zone rosse» dove al primo turno si sono registrati episodi inquietanti. Pulmini carichi di elettori fatti scendere a Nuova Ostia, feudo del clan Spada (teatro dell’aggressione agli inviati Rai), persone portate a votare con indicazioni precise: questo il racconto a margine del vertice straordinario. Il timore è che al secondo turno avvenga il contrario, che si spingano i cittadini all’ astensionismo.
L’appello del ministro è chiaro quanto «irrituale» a nome del Comitato, vertice con le più alte cariche delle forze dell’ordine oltre al procuratore della Dda Michele Prestipino. Un invito al voto perché «una larga partecipazione della stragrande maggioranza dei cittadinani perbene è una risposta molto chiara di isolamento dei criminali e dei violenti», ha detto Minniti garantendo la sicurezza dei seggi affinché «non ci siano condizionamenti». Ma l’obiettivo è a lungo termine: «Libereremo Ostia dalle mafie, l’atUna
tività di prevenzione e investigativa non si fermerà, anzi a breve produrrà nuovi sviluppi», ha sottolineato il ministro lodando il lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dalla commissione prefettizia guidata da Domenico Vulpiani.
«grandissima prova di democrazia» quella di domenica anche per la sindaca Virginia Raggi, che ha ribadito il lavoro comune per «isolare le poche mele marce che rischiano di gettare discredito su un territorio dalle grandissime potenzialità».
Nel dettaglio, l’ordinanza firmata dal questore Guido Marino, in stretto contatto con il prefetto Paola Basilone, riguarda una serie di misure di sorveglianza per i 183 seggi del lido di Roma. Vigilanza nelle scuole che ospitano le urne già da sabato, ma anche venerdì attenzione massima – nel giorno di chiusura della campagna elettorale – con impiego di personale specializzato nella gestione della folla e bonifiche dei luoghi. Attesi infatti big del M5S a sostegno della candidata Giuliana Di Pillo (forse Grillo), come quelli del centrodestra per Monica Picca (Meloni, Salvini, Berlusconi). In più, controlli intensificati con l’utilizzo delle unità cinofile e del Reparto prevenzione crimine. Una «risposta ferma e inequivocabile» a un fatto gravissimo: così Minniti ha definito la macchina di sicurezza messa in piedi per le elezioni del X Municipio, le più blindate nella storia del Comune di Roma.
Le urne I seggi saranno vigilati da finanzieri, carabinieri e poliziotti Il voto Per i comizi finali attesi i big di M5S e centrodestra