Quadri di Musorgskij e angeli da incubo
Sul podio di Santa Cecilia Mikko Franck
Incarico Il direttore finlandese affianca Pappano nel lavoro con l’Orchestra
L’Accademia di Santa Cecilia domani inaugura una posizione che in cento anni di orchestra non c’era mai stata: il direttore ospite principale. L’onore di essere il primo spetta al finlandese Mikko Franck. «Perché ci piace la tranquillità che ispira nell’orchestra con il suo modo di lavorare» spiega il Presidente di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro.
«Anch’io quando ho incontrato per la prima volta l’orchestra ho sentito subito qualcosa di speciale» dice Franck che due anni fa ha diretto l’orchestra nella Sinfonia n. 6 di Ciajkovskij. Domani sera presenterà un programma tutto dedicato a musiche del Nord Europa (Russia e Finlandia) e a Einojuhani Rautavaara, il compositore finlandese contemporaneo più noto e amato in patria dopo Sibelius. Il concerto sarà l’occasione per ascoltare la prima esecuzione romana di Angels and Visitations, brano dedicato da Rautavaara allo stesso Franck. «L’ho diretto per la prima volta nel 1997 quando avevo diciotto anni» racconta Franck. La partitura è autobiografica. «Quando era un bambino Rautavaara aveva degli incubi: angeli spaventosi che venivano nei suoi sogni per portarlo via. L’atmosfera del pezzo è notturna e gli angeli del titolo non sono quelli sulla nuvoletta» spiega il direttore. «Con Rautavaara eravamo grandi amici nonostante la differenza di età - aggiunge - purtroppo è scomparso da un anno, ma la sua musica rimarrà sempre con noi». Ospite fisso della Staatsoper di Vienna, apprezzato interprete di musica contemporanea, Franck ama l’opera ed è considerato uno specialista del repertorio romantico. Il programma di domani proseguirà con «Quadri di una esposizione», una delle più amate composizioni del russo Modest Musorgskij (ore 19.30, viale Pietro de Coubertin 30, tel. 892101, repliche venerdì 17, ore 20.30 e sabato 18, ore 18). L’omaggio alla Russia continuerà con il Concerto per violino n. 1 di Prokofiev che sarà interpretato dalla violinista russa Alina Pogostkina al suo debutto romano.