Corriere della Sera (Roma)

Ostia alle urne per il ballottagg­io M5S-centrodest­ra

Si vota dalle 7 alle 23, in corsa due donne

- Arzilli e V. Costantini

Il X Municipio decide oggi - dopo 27 mesi di commissari­amento per infiltrazi­oni mafiose - chi sarà il mini sindaco tra Giuliana Di Pillo (M5S) e Monica Picca ( FdI- centrodest­ra). Un lungo percorso quello del litorale capitolino che passa per il responso delle urne: si vota dalle 7 fino alle 23. Poi parte lo spoglio. Dopo gli ultimi fatti di violenza, massiccio spiegament­o di forze dell’ordine, oltre all’Esercito, per assicurare nei seggi la regolarità del voto.

Ostia torna a scegliere il suo destino dopo venti di burrasca e acque agitate. Il X Municipio decide oggi la futura amministra­zione politica - dopo 27 mesi di commissari­amento per infiltrazi­oni mafiose - tra Giuliana Di Pillo (M5S) e Monica Picca (centrodest­ra). Un lungo percorso quello del litorale capitolino che si concluderà con l’apertura delle urne alle 7. Si volta fino alle 23.

Dalla caduta della giunta Pd di Andrea Tassone, arrestato poi nell’ambito dell’inchiesta «Mafia Capitale», all’estate di tutoraggio del magistrato Alfonso Sabella fino allo scioglimen­to del Municipio del mare (unico nella storia) nell’agosto 2015. Per oltre due anni a guidare il territorio, c’è stata la commission­e prefettizi­a di Domenico Vulpiani. Infine il 7 settembre scorso l’annuncio del ministro dell’Interno, Marco Minniti: elezioni fissate a novembre. In però, il caos. Dopo il primo turno senza vincitori, c’è stata la testata di Roberto Spada (dell’omonimo clan che traffica in usura e droga) a un giornalist­a della Rai. Una scena che ha fatto il giro del mondo, facendo puntare di nuovo i riflettori sulla Ostia dei boss, quella delle inchieste giudiziari­e, dei quartieri ghetto dove comanda la mala. La tensione si è alzata, allarme generale delle istituzion­i, marce e sit-in antimafia, lo stesso Minniti a presiedere il Comitato per l’ordine e la sicurezza che per la giornata odierna ha previsto un dispositiv­o di allerta ad alto impatto. Seggi monitorati da agenti in borghese, Digos e Squadra mobile a coordinare la macchina operativa, l’Esercito a guardia delle schede di voto. Già ieri nelle 183 sezioni elettorali polizia, carabinier­i e finanzieri a presidio, camionette antisommos-

sa nei punti caldi del lido di Roma. Fari puntati da giorni sulla « zona rossa » , quella Nuova Ostia feudo delle famiglie mafiose da sempre, terra di degrado e abbandono, con particolar­e attenzione per le due scuole dell’area, la Amendola Guttuso e la Parini. Si ascolta la piazza in gergo, si monitorano soggetti noti che potrebbero intimidire i cittadini spingendol­i a scegliere chi dicono loro o a non votare. Il vero nemico da battere oggi infatti è l’astensioni­smo. L’appello al voto è stato ribadito anche dalle due candidate mini-sindaco, Di Pillo e Picca, dalle piazze dei comizi finali senza big e non strapiene, ennesimo sintomo della sfiducia dei cittadini del X Municipio verso una politica assente da troppo tempo sul territorio. Il 5 novembre, primo turno, l’affluenza si fermò al 36,10%: solo 67 mila i votanti sui circa 185 mila residenti aventi diritto sono andati alle urne. Un elettore su tre in cabina sui 230 mila abitanti tra Ostia, Acilia, Infernetto, Casal Palocco e così via. Un baratro di disaffezio­ne che si teme possa replicarsi, nonostante il boom di richieste di tessere elettorali pervenute negli uffici anagrafici del municipio. Il clamore sollevato dai molti inquietant­i eventi (ultimo l’incendio alla sede del Pd di Ostia Antica), potrebbe avere due conseguenz­e: spingere gli indecisi al voto anche per dare un segnale forte di partecipaz­ione, oppure avere l’effetto opposto da parte di chi rigetta la definizion­e di «ostia uguale mafia» e per protesta diserterà le cabine.

Le due donne in lizza aspetteran­no il risultato alla chiusura delle urne – previsto alle 23 – nei rispettivi comitati: due settimane fa le separavano solo 4 punti percentual­i e poco più di duemila voti, l’esponente grillina al 30,21%, la candidata di FdI al 26,68%. Risultato finale a parte, la tornata amministra­tiva di Ostia è stata già eccezional­e, non solo per i fatti di violenza registrati. Un prete candidato che siederà in consiglio insieme – per la prima volta a Roma – con un militante di CasaPound, il Decimo come laboratori­o politico per test nazionali: il centrodest­ra che ha corso unito, ma con qualche dissenso, il Pd dato per morto che ha resistito aggrappand­osi a un 13%, il M5S in calo, ma ancora prima forza. Sull’orizzonte del mare di Roma, ancora molte ombre e un futuro incerto.

Spoglio L’Esercito a presidio dei locali dove si svolgerà lo scrutinio delle schede

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 ??  ?? Centrodest­ra Monica Picca è arrivata seconda al primo turno elettorale
Centrodest­ra Monica Picca è arrivata seconda al primo turno elettorale
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Grillina La candidata del M5S, la più votata al primo turno, Giuliana Di Pillo
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