Precipita ultraleggero, muore il pilota
Pomezia, Biagio Cammarone era decollato da Nettuno. I testimoni: «Ha urtato i cavi dell’alta tensione»
Sorvolava Pomezia, ma voleva forse dirigersi verso casa sua, a Torvajanica, dove gestiva un’area di servizio in via Danimarca. Appena venti minuti di volo dall’aviosuperficie Ali Nettuno, da dove ieri mattina Biagio Cammarone, 71 anni, era decollato poco prima delle 10. Una gita ai comandi del suo ultraleggero Tecma P92, come aveva fatto tante altre volte, scattando in passato foto e girando video suggestivi del panorama di quel pezzo di hinterland romano.
Ma qualcosa ieri mattina non ha funzionato. Forse un malore o un guasto al motore, e il velivolo è precipitato in un campo vicino via Monte Bianco dove - secondo chi indaga - anche tentare un atterraggio d’emergenza sarebbe stato molto complicato. Per il pilota non c’è stato scampo: l’ultraleggero si è ribaltato e ha preso fuoco. Purtroppo inutili i soccorsi, anche se le fiamme sono state spente subito.
Sull’incidente sono state aperte due inchieste, una dalla procura di Velletri, l’altra dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. I carabinieri della compagnia di Pomezia, giunti sul posto insieme con i vigili del fuoco e l’Ares 118, hanno sequestrato i rottami dell’ultraleggero che saranno sottoposti a perizia per capire se a farlo cadere sia stato un problema tecnico. Alcuni testimoni però hanno raccontato di aver visto il velivolo precipitare dopo aver tranciato i cavi dell’alta tensione. Non è chiaro però se Cammarone avesse già perso il controllo. Descritto come un pilota molto esperto, Cammarone era originario di Roccagorga, in provincia di Latina. Era sposato e aveva due figli. Da una decina d’anni aveva la passione degli ultraleggeri che pilotava regolarmente. Sui
social e anche su Youtube sono stati molti i messaggi di cordoglio degli amici del pilota, che postava i video dei suoi sorvoli, non soltanto su Pomezia e Torvajanica, ma anche le puntate su Ischia.