Happening di Piperno con Benini Sul palco «Il manifesto del libero lettore»
«I libri sono strumenti di piacere, come la droga, l’alcol, il sesso, non il fine ultimo della vita». Su questo principio stampato a chiare lettere sul risvolto di copertina del suo libro, «Il manifesto del libero lettore» (Mondadori), Alessandro Piperno ha costruito un happening teatrale a puntate, utile a tracciare il profilo di «un rompiscatole che diffida della gente ma ha un debole per i personaggi», e molto di più. Domani sera va di nuovo in scena al Piccolo Eliseo, dopo una prima puntata dedicata all’elogio di questo individuo che definisce «un po’ strambo», e ai libri e rispettivi autori di cui non possiamo fare a meno: Madame Bovary e Flaubert, Proust e la Recherche. Il pubblico apprezza e si diverte, a giudicare dalla sala piena e dalla presenza di colleghi che amano la scrittura e la lettura, come Giuliano Ferrara, Francesco Piccolo, Chiara Gamberale, Chiara Barzini, Antonella Lattanzi, Ilaria Macchia. «Bisogna restituire alla narrativa la vera dimensione, e non costruire sistemi morali. I libri vanno trattati con spregiudicatezza», sostiene l’autore romano, che insegna Letteratura francese a Tor Vergata e ha deciso di condividere il palco con la giornalista Annalena Benini. Ogni performance dura il tempo di una lezione universitaria, il limite è quello canonico dei sessanta minuti, e segue una sceneggiatura a due voci. Ora tocca all’incipit, ovvero la bellezza di cominciare. Vedi Jane Austen in «Orgoglio e pregiudizio».