Futurismo e teatro, le architetture di Virgilio Marchi
Opere dal 1910 al 1950, tra cui i progetti per l’E42, in mostra alla galleria Russo
Protagonista fra le due guerre mondiali del cosiddetto Secondo Futurismo, architetto celebre ai suoi tempi, scenografo d’avanguardia approdato poi a una cifra stilistica maggiormente permeata di classicismo, il livornese Virgilio Marchi (1885-1960), attivo a Roma fin dagli anni Venti, è il
protagonista della mostra Virgilio Marchi futur-classico-razionale, opere dal 1910 al 1950,
esposizione di taglio antologico curata da Elena Pontiggia (con un saggio in catalogo di Antonella Greco) nelle sale della Galleria Russo.
Un viaggio nella eclettica produzione di Marchi che include, fra le opere in mostra, anche lavori realizzati per il Concorso per il palazzo del Littorio e per l’edificio E42 di Roma, all’Eur. Oltre ai disegni architettonici sono esposte anche opere che permettono di leggere l’attività del Marchi scenografo, colui che già nel 1929 disegnò scene e costumi delle opere L’italiana in Algeri e La Cenerentola, di Rossini, e che svilupperà più tardi un assiduo rapporto con teatro e cinema, durato fino agli ultimi anni. Dopo aver progettato e ristrutturato nei sotterranei di Palazzo Tittoni in via degli Avignonesi a Roma, per conto di Anton Giulio Bragaglia, due luoghi-mito dell’ avanguardia italiana del Novecento — la sede della Casa d’ Arte Bragaglia e quella del Teatro degli Indipendenti con bar e locali decorati da Balla e Depero — Marchi infatti, sia prima sia dopo la guerra, lavorò con alcuni giganti della cultura: da Luigi Pirandello, per il quale progettò negli anni Venti il Teatro Odescalchi e che lo definì «mirabile architetto dei miei sogni», fino ai registi Alessandro Blasetti, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, coi quali collaborò per film entrati nella storia, da
Europa 51 a Umberto D. Oltre a varie scenografie, tra le opere in mostra anche un Progetto per negozio di abbigliamento Massini & Di Rienzo Mode (1940), bozzetti per il Teatro Lirico Comunale di Siena (1931) e disegni per la Villa Piccirilli sulla via Tiberina. (Info: fino al 9 dicembre, via Alibert 20, lunedì 16.30-19.30, da martedì a sabato 10-19.30).