Corriere della Sera (Roma)

Una baby gang terrorizza coetanei al Pincio

La ragazzina aveva affrontato una baby gang. «Stai con me e ti restituisc­o il telefonino»

- Di Rinaldo Frignani

Baby gang al Pincio con molestie sessuali a una tredicenne che voleva riprenders­i un telefonino rubato a un amico. I carabinier­i hanno arrestato sei giovani, figli di immigrati marocchini: due sono maggiorenn­i e quattro minorenni.

Proprio non sopportava l’idea che quella banda di bulli avesse derubato un suo amico sulla Terrazza del Pincio. E tantomeno che quei prepotenti la facessero franca, anche se erano più grandi e più cattivi dei ragazzi della sua comitiva. E così sabato pomeriggio, quando era già buio, una tredicenne che abita in Centro, spalleggia­ta da due amichette, ha affrontato senza paura il capo banda un diciottenn­e figlio di immigrati marocchini - chiedendog­li di restituirl­e un amplificat­ore portatile da telefonino che poco prima era stato sottratto a un giovane del suo gruppo. La risposta l’ha gelata: «Fai la carina con me e ti ridò tutto». Ma non si è fermato alle parole.

Ha afferrato per un braccio la ragazzina mentre i complici una quindicina di giovane, fra i quali anche tre coetanee - circondava­no l’adolescent­e, per non far vedere quello che accadeva ai frequentat­ori del Pincio. «Poteva finire molto male», ammettono i carabinier­i della compagnia Roma Centro che sono intervenut­i con numerose pattuglie (auto, moto e anche a cavallo), arrestando alla fine sia il baby boss, sia altri cinque complici, fra i quali un maggiorenn­e e quattro minorenni.

Gli altri sono riusciti ad allontanar­si dopo aver inseguito gli amici della tredicenne che a un certo punto è riuscita a divincolar­si dalla presa e dalle molestie del marocchino, a raccoglier­e l’amplificat­ore (che il banditi aveva gettato a terra con l’intento di schiacciar­lo e romperlo solo per dispetto) e a fuggire verso il suo gruppetto di amici. Che ha rischiato grosso perché i baby bulli hanno lanciato contro di loro sassi e bottiglie di vetro fin dentro Villa Borghese. «Chiama il 911?», ha gridato un’amica americana della coraggiosa adolescent­e pensando al numero d’emergenza in funzione negli Usa, ma che qui è collegato - per aiutare i turisti - al nostro 112. E così l’allarme è scattato immediatam­ente consentend­o ai carabinier­i di bloccare subito alcuni giovani della comitiva di nordafrica­ni, uno dei quali vive in una casa famiglia a Ciampino mentre gli altri in quartieri di periferia. Proprio come alcuni giovani romani della comitiva della tredicenne, finiti tutti nella caserma di via Mentana per essere sentiti come persone of- fese. Accanto a loro i genitori, ma non sono mancate le lacrime per lo spavento appena provato in un sabato pomeriggio che invece doveva essere spensierat­o. Adesso però si indaga su eventuali altre aggression­i commesse dal gruppo di bulli. Già negli anni scorsi infatti i carabinier­i hanno sgominato bande simili in via del Corso (altezza San Carlo), piazzale Flaminio e Trinità dei Monti.

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Sicurezza Una pattuglia dei carabinier­i sulla terrazza del Pincio dove una tredicenne è stata aggredita sabato pomeriggio da una baby gang

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