Guide turistiche in guerra per gli stranieri
San Pietro: il capo di un’agenzia e cinque impiegati accusati di violenza privata
La zona adiacente il Vaticano trasformata in un campo di battaglia per strappare i visitatori della Cappella Sistina o dei Musei Vaticani alla concorrenza. Un mercato ispirato alla totale anarchia, dove le guide turistiche ricevono dai datori di lavori l’input di adottare ogni genere di prepotenza per ostacolare agli avversari.
Gestione senza scrupoli per cui rischia di finire sotto processo l’amministratore della Happy Travel, Gianfranco Sparvieri, e cinque suoi dipendenti, accusati di tentata violenza privata per le aggressioni subite dai promotori turistici della Caput Mundi, azienda concorrente.
Gli attacchi si sarebbero consumati tra l’aprile e il maggio del 2015, periodo di alta affluenza di pellegrini e turisti da tutto il mondo per via delle feste pasquali.
Protagonisti degli episodi contestati dalla procura sono le guide Luis Alberto Agato Rivera, Acosta Gonzales, Edgar Sola Mili, Francesco Forconi e Hardseep Singh. Tutti professionisti del settore, in grado di parlare almeno tre lingue correttamente, a conoscenza di ogni segreto artistico della storia della Città del Vaticano, ma a quanto pare in possesso di una dose di adrenalina eccessiva per accaparrarsi un turista.
Sono loro a essere catechizzati - secondo l’accusa - da Sparvieri prima di uscire dalla Happy Travel. Spinte, urla, persino espliciti tentativi di frapporsi tra i potenziali clienti e l’avversario: questo il decalogo suggerito dal titolare ai suoi «saltafila» o «acchiappa turisti», come vengono soprannominati nel gergo le guide. In un caso a subire le aggressioni è stata Elena Gravila, promotrice turistica della Caput Mundi, la ditta concorrente.
La giovane sta trattando con un turista per una visita in Vaticano, quando all’improvviso spunta dal nulla Armando Gonzales – difeso dell’avvocato Sonia Ranieri – che, a chiare lettere, fa capire alla sua avversaria di allontanarsi se non vuole rischiare di essere malmenata.
E, per essere ancora più convincente, le minaccia violenza, urlando poi a squarciagola che la donna è un’abusiva. Sconcertati, i potenziali clienti si allontanano, increduli dall’inutile violenza. La stessa scena si ripete poco tempo dopo.
Stavolta però è l’intero staff della Happy Travel – tra cui Edgar Sola Mili, difeso dall’avvocato Agostino Mazzeo - a mettersi di traverso. Vittima della prepotenza Iuliana Bujoreanu, appartenente sempre alla scuderia della Caput Mundi. Il copione è il medesimo. Minacce di botte e urla a perdifiato contro la donna, sostenendo davanti ai turisti che sia un’abusiva.
Il pm I visitatori tolti ai dipendenti di un’altra società