Corriere della Sera (Roma)

Da Negro a Bastos tutti gli errori fatali

La Lazio dal 2000 si è complicata la vita da sola in almeno 4 derby

- Di Stefano Agresti

L’ autogol di Negro nel 2000, capitan Nesta travolto da Montella nel 2002 e sostituito nell’intervallo, gli errori clamorosi di Wallace un anno fa e di Bastos sabato: per qualche difensore della Lazio il derby è (anche) maledetto.

Per Negro hanno perfino scritto canzoni e cantato cori, i tifosi. Quelli della Roma. Già, perché il povero Paolo – uno scudetto e 12 anni di apprezzata carriera nella Lazio, della quale è stato pure capitano – viene ricordato anche, se non soprattutt­o, per un autogol.

È il 17 dicembre del 2000 quando, al 70’ di un derby, Nesta prova ad allontanar­e dall’area di Peruzzi una palla pericolosa, che però sbatte sul petto di Negro e finisce in porta. Più che un’autorete sfortunata, quell’intervento diventa l’icona della beffa, dello sfottò, perfino dello scudetto gialloross­o che arriverà sei mesi più tardi.

Ci sono difensori, nella Lazio, il cui percorso è macchiato dal derby. In modo indelebile. Negro è il caso più eclatante. Confesserà dieci anni dopo, forse ancora sotto choc: «Mi trovai solo contro tutti, mezza città mi prendeva in giro e l’altra mezza non mi perdonava. Un incubo».

Non andrà proprio così a Bastos, probabilme­nte, ma il derby, l’ultimo derby, rimarrà anche sulla sua pelle. Il clamoroso fallo appena dentro area commesso su Kolarov mentre il serbo stava solo cercando un compagno al quale appoggiare la palla, giusto per non perderla, e l’occasione regalata a Nainggolan, che l’ha subito sfruttata per il 2-0, hanno trasformat­o l’angolano nel bersaglio preferito dei tifosi sui social. Sulla sconfitta c’è la sua firma: i romanisti se la ridono, i laziali non la digeriscon­o. Un po’ com’era capitato, esattament­e un anno fa, a Wallace, il quale aveva lanciato Strootman verso la porta e la Roma verso la vittoria nel derby con una leggerezza mai vista.

Chissà cosa sarebbe successo a Negro se diciassett­e anni fa ci fossero stati i social. E chissà cosa avrebbero detto a Nesta, il quale nel marzo del 2002 – pochi mesi prima di lasciare la Lazio – venne sostituito nell’intervallo da Zaccheroni perché ne aveva combinate di tutti i colori, facendosi segnare tre gol in pochi minuti da Montella (il derby sarebbe finito 5-1). «Avevo confusione in testa, Cragnotti per tutta la settimana mi aveva detto che voleva vendermi, poi mi capitò quel diavolo di Vincenzo...».

Per consolarsi almeno un po’, Bastos può pensare che i suoi predecesso­ri hanno lasciato una traccia profonda nella storia della Lazio: Nesta è stato un simbolo, Negro è addirittur­a il terzo biancocele­ste di sempre per numero di presenze (e il primo nelle coppe europee).

E può anche ritenerlo un segno del destino che arriva da molto lontano, se è vero che il primo difensore a regalare un derby alla Roma fu Maximilian­o Faotto, con un autogol raccontato come incredibil­e e arrivato addirittur­a al 92’. Finì 2-1, prima avevano segnato niente meno che Amadei e Piola. Era l’11 gennaio 1942, lo scudetto lo avrebbero vinto i gialloross­i.

Bersaglio Bastos travolto dagli sfottò

 ??  ?? Disastroso Il difensore laziale Bastos, a sinistra nella foto, in azione sabato scorso nel derby con il gialloross­o Perotti
Disastroso Il difensore laziale Bastos, a sinistra nella foto, in azione sabato scorso nel derby con il gialloross­o Perotti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy