Capitale sotto una cappa di smog
Domani il picco, già martedì polveri sottili alle stelle e limiti massimi superati in tre centraline
Roma si riscopre ancora una volta sotto una cappa di smog. Martedì scorso tre centraline (Prenestino, Cinecittà e Tiburtino) hanno fatto segnare uno sforamento dei limiti di polveri sottili. Preoccupa anche la situazione a corso Francia, ma per domani si attende il picco di questo periodo, mentre oggi è in vigore - a pochi giorni dalla domenica ecologica con il fermo di tutti i veicoli - il blocco dei mezzi a benzina (anche le moto) più inquinanti, ovvero Euro 1 e 2.
Aria irrespirabile a Roma. L’utilizzo eccessivo delle automobili private, a cui i romani sono costretti per sopperire alle carenze del trasporto pubblico. L’accensione degli impianti di riscaldamento, necessaria in questa stagione fredda. La mancanza di piogge che bagnino la Capitale, da almeno una decina di giorni. La pressione atmosferica. Tutte concause che rendono inevitabilmente inquinata l’atmosfera nella nostra città. Tanto che il Campidoglio, a soli due giorni di distanza dalla prima delle cinque domeniche ecologiche, con il blocco totale dei mezzi privati per tutto il giorno in programma fino a febbraio del 2018, è corsa ai ripari e ha stabilito altri due giorni di stop della circolazione per le auto più vecchie. E quindi con emissioni più dannose per la salute e per l’ambiente.
I dati dell’Arpa Lazio d’altronde parlano chiaro. Tre gli sforamenti di Pm10 (le polveri sottili che danneggiano la nostra salute ndr) registrati nella sola giornata di martedì, quando a superare i livelli consentiti per legge (50 microgrammi - mg) sono state le centraline di largo Preneste (53), Cinecittà (54) e Tiburtina (addirittura 60). Ma anche quasi tutti gli altri punti di rilevamento della qualità dell’aria sul territorio della Capitale non si sono allontanati di molto dalla soglia massima consentita: l’impianto in via Magna Grecia, ad esempio, si è attestato a 50 mg precisi, corso Francia a 48, Villa Ada a 47 e Eur Fermi a 45. Solo le centraline di Castel di Guido e Tenuta del Cavaliere sono rimaste molto al di sotto: rispettivamente a 29 e 31.
Ieri quindi è stato il primo giorno in cui, per ben 13 ore consecutive, ovvero dalle 7.30 fino alle 20.30, all’interno della «Fascia verde» cittadina il traffico è stato interdetto ai ciclomotori e motoveicoli pre euro 1 ed euro 1 e agli autoveicoli a benzina euro 2 (oltre che a tutte le categorie già bloccate in modo permanente). E oggi si replica, con le stesse identiche modalità. Modalità che riguardano anche gli impianti di riscaldamento, già accesi dai primi giorni di novembre, di case, scuole e uffici pubblici e privati. Che, come si legge nella nota diffusa dal Campidoglio, «dovranno garantire una temperatura dell’aria negli ambienti non superiore a 17-18 gradi, in funzione del tipo di edificio».
Inoltre le previsioni per i prossimi giorni non sono affatto incoraggianti. Anzi. Sul sito dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Regione Lazio, infatti si conferma che la concentrazione di polveri sottili di particolato 10 micron sarà alle stelle ancora oggi. Ma andrà peggio domani, considerata dagli esperti la giornata con il picco più alto, quando a ben guardare la cartina dell’Arpa (pubblicata anche qui sotto) quasi tutta la Capitale sarà zona «rossa»: invasa cioè da agenti inquinanti e con una qualità dell’aria decisamente pessima. Dal momento poi che oltre a quelli di Pm10, elevati saranno anche i livelli di biossido di azoto (No2). E alla luce di queste previsioni allarmanti, ci si chiede allora quanto siano utili le giornate ecologiche e il blocco totale delle auto. Visto che il primo (dei cinque totali) di questi green day, fissati dal Campidoglio, è stato proprio domenica scorsa. Uno stop che per la verità non tutti hanno rispettato dal momento che la polizia municipale, nelle due fasce orarie di interdizione del traffico veicolare, ha controllato 2.033 automobilisti e multandone 424 che circolavano senza permesso.
60 Microgrammi è la quantità di polveri sottili (Pm10) a Roma martedì
Biossido di azoto Anche le alte concentrazioni di questo inquinante preoccupano gli esperti dell’Arpa