«Roma riparta dal modello Milano»
Laurea honoris causa per Carlo Verdone: «Proiettarsi nel contemporaneo con un evento»
Dottorato honoris causa con Roma nel cuore per Carlo Verdone, che ieri ha approfittato dell’onorificenza in Beni Culturali e Territorio conferitagli dall’università di Tor Vergata per spronare cittadini e amministrazione a rilanciare la città. «Roma deve ripartire, il modello da seguire è la Milano che ha cavalcato un grande evento per cambiare volto e proiettarsi nel contemporaneo», ha detto.
Studenti in massa all’auditorium Morricone per ascoltare la lectio magistralis dell’eccezionale «collega» Verdone, classe 1950. Non sorprende il titolo, «Catturare il dettaglio: l’osservazione come elemento fondante della creazione artistica», perché l’attore ha fatto dell’indagine sociale il motore della sua comicità zeppa di vita vissuta e, appunto, osservata.
Soprattutto a Roma, per la quale ha parole amare: «Non c’è più tempo, bisogna trovare una sinergia tra chi governa e cittadini. A Milano, trasformata in città meravigliosa, molto si deve al senso civico, invece qui non sappiamo fare la differenziata e le macchine si lasciano in terza fila. I politici diano l’esempio, c’è tanto da lavorare, basta coi dirigenti che abbandonano gli uffici dopo pochi mesi».
Cauto, invece, Verdone sul caso molestie: «I processi si devono fare in tribunale e i provini si devono fare negli uffici. Io quando li faccio ho sempre accanto a me un aiuto regista, e non li faccio a casa. Lì posso invitare un’attrice che conosco da tempo e che considero un’amica. Ma un regista serio, e questo lo dico anche per chi vuole fare l’attrice, fa i provini in ufficio con il casting, i suoi aiuti e gli assistenti. In ogni caso un conto è provarci, altro è violentare». L’ultima parola è per la famiglia: «Devo tutto a lei».