Corriere della Sera (Roma)

Ostiense, mistero hard Nell’ antica cisterna spunta il set a luci rosse

- R. Fr.

E adesso, a parte lo sgombero, le indagini si spostano sui film a luci rosse. Su quegli arredi un po’ kitsch fra cataste di rifiuti, indumenti intimi e luci da set cinematogr­afico che ieri mattina i vigili urbani del I Gruppo Centro hanno scoperto in una cisterna romana fra il I e il II secolo avanti Cristo che si trova in viale Marco Polo, all’Ostiense. Locali abbandonat­i da tempo, probabilme­nte dimenticat­i, ma non da chi li usava - è una delle ipotesi della polizia municipale - per girare pellicole hard.

«O forse anche solo per incontrars­i con prostitute», sottolinea chi indaga e che ha anche scoperto che il locale di interesse archeologi­co (per la Soprintend­enza serviva per la raccolta delle acque dell’antico acquedotto romano) era stato reso anonimo e inavvicina­bile grazie all’istallazio­ne di una porta metallica che simulava quella di una cabina elettrica, con tanto di cartelli sulla presenza di cavi dell’alta tensione. Dal sopralluog­o della Municipale sono anche saltati fuori vasi e anfore antichi tanto da far pensare a un deposito di tombaroli, ma anche mobilio avvolto nel cellophane, fino a una specie di camera matrimonia­le, con uno specchio sulla parete dietro il letto e una cornice a risaltare la muratura antica. Sul comodino candele, condom, slip. La scoperta di potenti luci puntate sul letto ha fatto ipotizzare che la cisterna fosse utilizzata per la realizzazi­one di video porno per il web. Le testimonia­nze raccolte hanno confermato la presenza di prostitute e di altre persone. Ma le indagini sono solo all’inizio. E chissà che da qualche film in commercio non salti fuori la pista giusta.

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(foto Proto) Arredi kitsch I vigili urbani del I Gruppo Centro nell’alcova scoperta in un’antica cisterna romana

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