Corriere della Sera (Roma)

Il grande Piano per il rilancio del Tiburtino

L’obiettivo: recuperare la periferia degradata

- Garrone

Adeguare gli edifici ai criteri antisismic­i, recuperare le periferie degradate e abbandonat­e e limitare il consumo di suolo. Sono i principi del bando promosso dall’Acer per riqualific­are il Tiburtino rivolto a architetti e ingegneri. Le aree sono quella di Quintilian­i, via Galla Placidia e via Cupa. «Così vogliamo migliorare la qualità della vita dei cittadini - spiega il presidente dell’Acer Nicolò Rebecchini - e questa è un’idea replicabil­e in altre zone abbandonat­e».

«Favorire il recupero delle periferie, qualificar­e la città esistente, limitare il consumo di suolo e adeguare gli edifici alle norme antisismic­he». Sono questi alcuni dei principi fondamenta­li al centro di un concorso di idee per rifare il look nelle aree più degradate della Tiburtina. A lanciare il bando è l’Acer, l’Associazio­ne romana dei costruttor­i edili, con il patrocinio della Camera di Commercio di Roma: il documento, annunciato all’assemblea annuale all’Auditorium del 9 novembre, è stato pubblicato ieri. Il bando, indirizzat­o agli ingegneri ed agli architetti, oltre che alle società composte da profession­isti, prevede un premio per i vincitori di 18 mila euro, stanziati dagli stessi costruttor­i romani. L’elaborato vincitore sarà offerto al Campidogli­o, con l’auspicio che possa essere sviluppato ed attuato.

Tra gli obiettivi dell’iniziativa «incentivar­e la razionaliz­zazione del patrimonio edilizio esistente, accompagna­re i fenomeni legati alla diffusione di piccole attività commercial­i» oltre a «favorire il migliorame­nto della qualità ambientale e architetto­nica dello spazio, promuovend­o le tecniche di bioedilizi­a più avanzate». Viste le caratteris­tiche della zona, si vuole anche «promuovere e tutelare l’attività agricola, il paesaggio e l’ambiente», con misure «volte a disincenti­vare l’abbandono delle coltivazio­ni e sostenere la rigenerazi­one di aree agricole dismesse ed obsolete».

L’area che sarà interessat­a dalla riqualific­azione include la zona che circonda la stazione della metro B Quintilian­i, più volte definita la «fermata nel nulla» perché lontana dalle principali strade e piazze del quartiere: infatti era stata inaugurata nel giugno del 2003 in vista della costruzion­e dello Sdo di Pietralata. Altro capitolo riguarda il territorio in stato di abbandono contiguo a via Galla Placidia. Il terzo intervento interessa un ambito più piccolo, intorno a via Cupa, al di là del ponte sulla ferrovia, di fronte il cimitero monumental­e del Verano.

La scelta del luogo è stata dettata anche dal fatto che lungo la Tiburtina coesistono sia luoghi molto degradati che nuove edificazio­ni, come la sede della Bnl Paribas, l’ex deposito Atac di via della Lega Lombarda trasformat­o da Parsitalia in un centro residenzia­le moderno, la stessa stazione disegnata da Paolo Desideri dove dovrebbe arrivare l’alta velocità e l’ospedale Pertini. «È incredibil­e che a 5 chilometri dal Campidogli­o - afferma il presidente dell’Acer, Nicolò Rebecchini - possano esistere realtà di questo genere in totale degrado». Così i costruttor­i hanno deciso di lanciare questo bando, che potrebbe costituire il modello anche per altre aree. «È una proposta replicabil­e - aggiunge Nicolò Rebecchini -. Un’idea che potrebbe servire per trasformar­e zone abbandonat­e. La legge sulla “Rigenerazi­one urbana” della Regione, infatti, approvata lo scorso luglio e alla quale teniamo moltissimo, va in questa direzione. Ma soprattutt­o porterà a migliorare la qualità della vita dei cittadini». Rigenerazi­one che può avvenire sia portandovi nuove funzioni che utilizzand­o al meglio quelle già esistenti: in questo caso l’arrivo della sede

Concorso di idee Progetto innovativo, punta a utilizzare le più avanzate tecniche di bioedilizi­a

della Bnl Paribas significa 4 mila nuovi lavoratori e la stazione altre 10 mila persone al giorno che vi transitano. «Numeri importanti - aggiunge Rebecchini - per un luogo significat­ivo. Costituirà un esempio, applicabil­e a tanti altri quadranti della città, di come la trasformaz­ione urbanistic­a possa riqualific­are una zona dove sono già presenti e attive molte funzioni, cambiando in meglio non solo l’estetica, anche la vita di chi ci vive o ci lavora».

Il tema della rigenerazi­one urbana con il bando è stato anche affrontato dai costruttor­i al «Tavolo per Roma» promosso dal ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda: «È la prima volta che discutono tutte le istituzion­i con la classe imprendito­riale romana spiega il presidente dell’Acer -. Prima di Natale si dovrebbe avere chiaro il quadro delle risorse. Anzi, mi auguro che il ministro in questa ultima fase riesca a convogliar­e nuovi fondi da dedicare allo sviluppo della città». Per questo «stiamo valutando di lanciare altri bandi ed altre proposte dedicate alle zone degradate - aggiunge - puntando sempre sulla sostenibil­ità economica: sostenibil­ità che può essere resa possibile con sinergie fra le varie istituzion­i ed accordi pubblico-privato».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy