D’Agostino in cattedra, sulla rivoluzione digitale
Ma Internet è un paradiso o un inferno? Se deleghiamo i pensieri alle app o a un software diventiamo stupidi come criceti sulla ruota? Ci aspetta un nuovo mondo, terra promessa di pace e speranza, oppure siamo destinati a essere travolti da un gigantesco esaurimento nervoso? Quello che è certo è che l’uomo, così come lo conosciamo, prossimamente non esisterà più. È il tema della lezione («Rivoluzione digitale. Paradiso o Infernet?») che domani alle 13 alla facoltà di Lettere dell’Università La Sapienza terrà Roberto D’Agostino. Per l’inventore di Dagospia, sito aperto nel Duemila quando non esistevano motori di ricerca come Google e Yahoo!, social network come Facebook e Instagram, viviamo un nuovo rinascimento che sta cambiando tutto, a partire dal nostro modo di essere. Come fu l’arrivo dei caratteri stampa mobile di Gutenberg, che mise fine al Medioevo e aprì le porte a Leonardo e Michelangelo.
Il XXI secolo ha per protagonista la tecnologia, nuova ideologia che, a differenza del capitalismo o del socialismo, non ha niente a che vedere con un ideale o un programma di governo. La narratività è multimediale, ipermediale, transmediale. Aveva ragione Albert Einstein, quando motteggiava: «Il futuro non mi piace. Arriva troppo presto».
Futuro Internet è Paradiso o Inferno? Domani alle 13 alla facoltà di Lettere