«Vai dal mago, leva il malocchio» Ragazza abusata
Fiumicino, la ragazza aveva un semplice mal di testa: la «visita» in bagno
Padre di famiglia e presunto mago capace di togliere il malocchio. A Fiumicino è conosciuto come fattucchiere, ma per due volte - secondo le accuse della procura di Civitavecchia e della polizia - ha abusato di una sedicenne che proprio la madre aveva accompagnato nel suo studio per un mal di testa - era convinta la donna - provocata da influssi negativi. Il quarantenne è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile e del commissariato di Fiumicino per violenza sessuale aggravata e continuata. A incastrarlo il racconto della minorenne in audizione protetta, con l’aiuto di psicologi. E adesso chi indaga non esclude che ci possano essere state altre vittime. Intanto il mago è finito in carcere a Civitavecchia.
Aveva un forte mal di testa. Un fastidio continuo che non le passava mai. E la madre, da anni frequentatrice di un mago a Fiumicino che le leggeva anche i tarocchi e del quale si fidava, ha pensato bene di portarla da lui invece che da un medico o in farmacia.
«Hai il malocchio, lui te lo toglierà di sicuro», le ha assicurato la mamma, una 40enne sudamericana da tempo residente alle porte di Roma, che un anno fa ha accompagnato la figlia dal fattucchiere per una prima seduta. Ma oltre a pozioni e formule magiche, la ragazza, di 16 anni, è stata sottoposta a ben altro: a pesanti molestie sessuali nel bagno dello studio-abitazione del mago, al secolo Antonio D.M., 47 anni, incensurato, sposato con quattro figli, da sabato scorso rinchiuso nel carcere di Civitavecchia con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuata.
A inchiodarlo c’è proprio la testimonianza della sedicenne, ascoltata prima con l’aiuto di una psicologa nei locali del commissariato di Fiumicino e poi in audizione protetta in Questura, negli uffici della sezione della Squadra mobile specializzata in reati sessuali e sui minori.
La ragazza ha denunciato le violenze nel giugno scorso, dopo aver subìto altri abusi durante il secondo incontro con il mago. In quell’occasione non è successo durante un appuntamento - come era avvenuto nel primo caso - con la madre che aspettava in un’altra stanza fiduciosa nella soluzione del problema del mal di testa.
Sei mesi fa è andata in un altro modo: amica della figlia maggiore del fattucchiere - come ha ricostruito la polizia - la sedicenne era andata a trovarla come faceva spesso, ma quel giorno il mago l’avrebbe convinta a sottoporsi a un’altra seduta per eliminare il malocchio. Anche allora l’incontro è finito in bagno, dove - secondo la testimonianza della minorenne - il 40enne l’ha toccata nelle parti intime, mostrandole poi un pezzo di ovatta: «Ecco, hai visto, adesso te l’ho tolto», le avrebbe spiegato riferendosi al malocchio. E avrebbe aggiunto che il «massaggio» con una «pozione magica» era indispensabile in quanto unico modo per liberarla dal mal di testa.
Una dinamica che - visto quello che era già accaduto sei mesi prima e di cui la giovanissima vittima aveva evitato di parlare per vergogna - ha insospettito chi indaga, coordinato dalla procura di Civitavecchia, al punto che non si esclude che il 40enne possa aver adottato la stessa tecnica per compiere abusi sessuali anche su altre frequentatrici del suo studio.