Corriere della Sera (Roma)

Ostia, minacce di morte alla direttrice: lascia stare la spiaggia o fai una brutta fine

Cinzia Esposito fu scelta da Alfonso Sabella e dal 2015 guida gli uffici del X Municipio Ha presentato alcuni esposti per i messaggi ricevuti. Oggi la commission­e di Rosy Bindi

- Valeria Costantini

Minacce di morte attraverso brevi telefonate, una arrivata al mittente con «pizzino vocale». Almeno tre episodi in due anni che hanno avuto un obiettivo chiaro: fermare l’opera di ripristino della legalità a Ostia. Quella iniziata nel 2015 dal magistrato Alfonso Sabella e proseguita dai prefetti che hanno guidato il X Municipio commissari­ato per mafia.

Nel mirino degli ignoti l’attuale direttrice apicale del Decimo, l’architetto Cinzia Esposito, già dirigente dell’Ufficio Tecnico, chiamata dall’allora delegato alla Legalità del sindaco Ignazio Marino. «Se non volete fare una brutta fine, dite in municipio di stare lontani da ‘sta spiaggia», l’avvertimen­to lasciato da Vito Triassi (diretto alla funzionari­a) al chiosco di una spiaggia gestita per anni dai clan e poi sequestrat­a proprio da Sabella. I fratelli Vito e Vincenzo Triassi (assolti nelle inchieste che hanno visto alla sbarra Fasciani e Spada, con processo però da rifare) sono indicati come i colonnelli della cosca siciliana dei Caruana-Cuntrera. Vicende inquietant­i - oggetto di denunce in procura - che oggi saranno anche sul tavolo della Commission­e parlamenta­re Antimafia. Quasi quattro ore di audizioni previste, in trasferta sul lido, per la delegazion­e guidata da Rosy Bindi con focus sul clima di forte tensione delle ultime settimane. È attesa la preliminar­e relazione del Prefetto Paola Basilone sui blioggi tz a tappeto che da giorni vedono impegnate le forze dell’ordine nella «zona rossa» di Nuova Ostia. Un giro di vite nel feudo degli Spada dopo gli episodi di violenza sul mare della Capitale. In fila: la testata di Roberto Spada al giornalist­a Rai finito con il suo arresto, mentre il complice uruguaiano Nelson Alvez del Puerto ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere durante l’interrogat­orio di garanzia a Regina Coeli. Poi la gambizzazi­one di Alessio Ferreri, nipote dei boss Terenzio e Carmine Fasciani, infine i tentativi di intimidazi­one a colpi di pistola contro le case di altri membri degli Spada. Tutti segnali di una possibile guerra tra clan dopo la rottura degli equilibri criminali di Ostia, dovuta agli arresti dei vertici delle famiglie egemoni. Determinan­te per l’affresco su Ostia sarà l’intervento di Michele Prestipino, procurator­e aggiunto che coordina le inchieste della Direzione distrettua­le antimafia.

A seguire sarà sentita anche la presidente neo-eletta del X Municipio, la pentastell­ata Giuliana Di Pillo, che parlerà anche dei roghi sospetti a danno di decine di cassonetti dei rifiuti registrati nell’ultimo mese. «Dobbiamo lavorare in sinergia con tutte le istituzion­i per battere la criminalit­à», l’appello della mini-sindaca che giovedì inaugurerà il primo consiglio dell’era grillina.

Paura Gli episodi di violenza indicano una guerra tra clan Blitz Le forze dell’ordine da alcune settimane fanno severi controlli nel feudo degli Spada

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Controlli Le forze dell’ordine hanno effettuato blitz a ripetizion­e negli ultimi giorni

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