Corriere della Sera (Roma)

Roma, lo stadio ora è realtà

Sorgerà a Tor di Valle. Il patron Pallotta: giornata cruciale. La sindaca: ecocompati­bile e moderno Via libera dalla Conferenza dei servizi: lavori da aprile 2018, prima gara ad agosto 2020

- Maria Egizia Fiaschetti Gianluca Piacentini

Il nuovo stadio della Roma si farà: la Conferenza dei servizi ieri sera ha dato l’atteso via libera - con prescrizio­ni e osservazio­ni - alla realizzazi­one del progetto nell’area di Tor di Valle. Nei prossimi giorni un documento formalizze­rà la decisione. I lavori dovrebbero cominciare fra quattro mesi, ad aprile 2018, per terminare poco più di due anni dopo: in tempo per la prima partita dei gialloross­i nella stagione 2020-21. Il costo dell’opera a carico dei privati è pari a 1,3 miliardi di euro. Il presidente del club James Pallotta: «Una giornata cruciale per Roma e per la Roma». La sindaca Virginia Raggi: «Lo stadio sarà ecocompati­bile e e moderno».

La Roma avrà il suo stadio: ieri la Conferenza dei servizi ha detto sì, «con alcune prescrizio­ni», all’impianto sportivo che prevede anche una mega operazione immobiliar­e. Se non fosse che ad anticipare la notizia è stato il tweet-spoiler della sindaca: «Grande risultato per la città — ha scritto Virginia Raggi sul suo profilo — . Ok a progetto innovativo e moderno: meno cemento e più verde. Impulso per nuovi posti di lavoro». Il post è stato cancellato dopo pochi minuti, in attesa della comunicazi­one ufficiale. I lavori (1 miliardo e 300 milioni d’investimen­ti) partiranno ad aprile, mentre il primo match casalingo si dovrebbe giocare ad agosto 2020.

Al termine dell’ultima seduta fiume gli enti coinvolti (Stato, Regione, Città Metropolit­ana e Comune) hanno formalizza­to il via libera. Dopo la stesura del verbale, la presidenza della Conferenza dovrà stilare l’atto conclusivo. Il passaggio successivo prevede che il testo, con valore di variante urbanistic­a, sia sottoposto al Consiglio comunale. Una volta approvata la modifica, la giunta regionale voterà una delibera che recepisce gli esiti della Conferenza: il provvedime­nto sostituirà ogni «permesso a costruire». Il Campidogli­o dovrà anche predisporr­e lo schema di convenzion­e urbanistic­a, che dovrà incassare il parere favorevole del Consiglio comunale. Se i lavori dell’aula Giulio Cesare procederan­no spediti, la ratifica potrebbe arrivare in tempo per le feste natalizie; se invece per metà dicembre ci si ritrovasse a discutere il bilancio di previsione, a quel punto l’affaire stadio finirebbe in coda al tema prioritari­o dei conti capitolini slittando così alla fine del mese.

Al punto di svolta si è arrivati non senza difficoltà, in particolar­e dopo la revisione del piano: cubature dimezzate per ridurre l’impatto ambientale con conseguent­e taglio ai fondi privati per le infrastrut­ture. I contraccol­pi si sono sentiti anche dentro la maggioranz­a M5S: dalle dimissioni dell’ex assessore all’Urbanistic­a, Paolo Berdini, alla sospension­e della consiglier­a «dissidente» Cristina Grancio. Ma all’ennesima battuta d’arresto è intervenut­o il ministro dello Sport Luca Lotti che, d’intesa con ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, ha sbloccato la situazione: lo Stato è pronto a finanziare il ponte di Traiano, ritenuto fondamenta­le per la viabilità. E però, dopo la Conferenza di ieri l’opera non rientra tra le prescrizio­ni, ma tra le «osservazio­ni». Ora toccherà alla sindaca — l’assessore all’Urbanistic­a Luca Montuori ha già espresso le sue riserve — decidere se il ponte sia davvero indispensa­bile. Archiviati invece, al netto dei ricorsi, i vincoli sull’ippodromo.

Nel commentare il sì al progetto il governator­e del Lazio, Nicola Zingaretti, ha parlato di «giornata importante per lo sport, la Capitale e i tifosi». Soddisfatt­o il ministro Lotti: «Una buona notizia e la conferma che il nostro Paese è in grado di attrarre investimen­ti». Il più felice è il presidente della Roma, James Pallotta: «Il nostro progetto rappresent­erà un elemento di crescita per la città». Critica Legambient­e: «Soldi pubblici per un diluvio di cemento».

Luca Lotti Una buona notizia e la conferma che il nostro Paese è in grado di attrarre investimen­ti Raggi Risultato ok, progetto innovativo e moderno: meno cemento e più verde Intesa Governo, Campidogli­o, Regione e Città metropolit­ana d’accordo sull’opera

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