Il Salento di Giuseppe Palumbo, fotografo in sella a una bicicletta
Museo delle Tradizioni Popolari: scatti del ‘900 rielaborati con tecniche digitali
In sella a una bicicletta, su un piccolo calesse o a bordo dei rumorosi treni d’inizio Novecento. Così Giuseppe Palumbo ha attraversato il suo Sud, quello salentino, tra il 1907 e il 1959. Al collo la macchina fotografica, in valigia i taccuini da giornalista esploratore. Per «fissare nell’immagine il ricordo di cose, che si andavano già avviando a definitiva scomparsa», raccontava spiegando quella missione perseguita per oltre mezzo secolo con piccoli mezzi e grande spirito d’osservazione.
La sua eredità sono 1740 scatti di un Salento popolato da contadini, artigiani, cantastorie, tessitrici, pastori con i greggi, tradizioni, patrimoni naturali e monumenti preistorici, oggi conservati a Lecce nel Fondo Fotografico Palumbo ma da domani al 7 febbraio in trasferta al Museo delle Civiltà - Museo Nazionale delle Arti e delle Tradizioni Popolari per la mostra Visioni del Sud, a cura di Paolo Pisanelli e Francesco Maggiore (piazza Guglielmo Marconi 8). Un’esposizione-laboratorio che, attraverso un allestimento site specific, ridisegna gli spazi del museo per portare indietro nel tempo e mettere in scena uno scorcio di Salento della prima metà del ‘900, così com’è stato immortalato da Palumbo. La Sala delle Regioni diventa una piazza di paese allestita a festa, con tanto di luminarie che s’accenderanno all’inaugurazione durante il dj set di Populous. Mentre i negativi su lastre di vetro e pellicola, insieme ai provini a contatto (tutti pervenuti per donazione al Museo Sigismondo Castromediano di Lecce dopo la morte di Palumbo), prendono vita grazie alla stampa retroilluminata e all’intervento creativo del lab di comunicazione Big Sur, spaziando dalla colorazione delle immagini alle rielaborazioni artistiche firmate da designer, scrittori, film-maker e musicisti.
Così l’archivio di questo eco-reporter ante litteram parla al contemporaneo, mescolando nelle sue cartoline dal Sud la fotografia chimica di ieri e le opportunità cromatiche digitali di oggi (visionidelsud.it).