Corriere della Sera (Roma)

Porta: col decreto Minniti li cacceremo

Il comandante dei vigili: adesso possiamo fare solo multe, presto la musica cambierà

- Maria Egizia Fiaschetti

Trastevere, Testaccio, Campo de’ Fiori: se in centro storico imperversa il «pizzo» del parcheggio, con buona pace di Ztl e strisce blu, l’assedio degli abusivi tartassa anche altre zone della città, dall’Olimpico al Luneur. Non si salvano neppure le aree di sosta a pagamento, con tanto di sbarra e gabbiotto all’ingresso, come il parking in piazza dei Cinquecent­o davanti alla stazione Termini.

Se non fosse che i predatori dell’obolo estorto dietro minaccia, più o meno esplicita, di ritrovarsi l’auto rigata si aggirano anche nei dintorni del comando dei vigili in piazza della Consolazio­ne o in via della Greca. Lo stuolo di guardiamac­chine, cani sciolti o gestiti dal racket che lucrano sul ricatto, non accenna a mollare la presa. E però, da qualche tempo la polizia locale sta affinando le armi per il contrasto di una piaga difficile da sradicare: vuoi perché è impossibil­e presidiare ogni angolo di Roma, vuoi perché il Codice della strada prevede soltanto una sanzione da mille a tremila euro, che non viene mai pagata, e la confisca dell’incasso. Motivo per cui «il nuovo regolament­o di polizia urbana di prossima approvazio­ne — spiega il comandante del corpo, Diego Porta — in attuazione del decreto Minniti prevede la possibilit­à di applicare l’ordine di allontanam­ento dei parcheggia­tori abusivi dalle aree su cui insistono scuole, musei, aree e parchi archeologi­ci, complessi monumental­i o comunque luoghi interessat­i da flussi turistici o verde pubblico». Nel frattempo si sono intensific­ati i controlli nelle zone più colpite dal fenomeno, dagli ospedali alla cittadella giudiziari­a di piazzale Clodio, con una squadra di agenti operativi due volte a settimana. Non solo. In flagranza di reato l’abusivo può essere trattenuto per l’identifica­zione: un deterrente più efficace della multa, che costringe ad allontanar­si dal «posto di lavoro» rinunciand­o al guadagno. E in caso di recidiva può scattare di Daspo di 48 ore: a novembre sono stati 568 i controlli effettuati dalla polizia locale, 88 le sanzioni e 37 gli ordini di allontanam­ento.

Il testo «Potremo agire nelle aree con scuole, musei, monumenti e parchi archeologi­ci»

I controlli «In flagranza di reato possiamo trattenerl­i per l’identifica­zione: deterrente efficace»

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Capo Diego Porta alla guida del corpo

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