Un autore misterioso scrive un noir per la libreria
Crowdfunding per lo storico negozio di Campo de’ Fiori
Un crowdfunding con la vendita del libro «Il romanzo della Comune», scritto da un misterioso scrittore, organizzato dai clienti per sostenere la libreria Fahrenheit di Campo de’ Fiori. «Una solidarietà fantastica», commenta la titolare
Un romanzo misterioso ambiento nella Comune francese salverà la libreria Fahrenheit 451 a Campo de’ Fiori? La sua vetrina di romanzi, testi antichi di filosofia, sceneggiature e manuali per il cinema continuerà a ristorarci dalla bruttezza limitrofa? Fatta di aperipub, ristobar, pizzifici con tavoli fuori norma e gazebi di cellophane purissimo che appaiono e scompaiono, senza alcun rispetto per la storia della piazza di Giordano Bruno.
Il tentativo di aiutare la libreria è fatto da «Il Romanzo della Comune», un noir storico scritto da un misterioso cliente che ha messo a disposizione la sua opera per un crowdfunding a favore della libreria, obiettivo da raggiungere: 15mila euro.
In sintesi l’operazione è questa: donando 12, 50 o 100 euro si compra il romanzo; a seconda dell’offerta si avrà un’edizione in semplice pdf, oppure stampata con dedica o, ancora, nell’edizione lusso in carta di riso recapitata a casa.
«Sono stati i miei clienti a fare tutta quest’operazione racconta Catia Gabrielli, libraia dal 1989 - Mi hanno visto stanca, preoccupata e quindi hanno fatto tutto loro. Io neanche sapevo cosa fosse un crowdfunding».
L’iniziativa da qualche tempo circola sui social, basta cliccare sulla pagina Fb della libreria o sul titolo «Il Romanzo della Comune» o sulla pagina web di «Produzioni dal basso». Finora la raccolta è arrivata a quattromila euro, manca molto alla cifra obiettivo, «ma non importa, tutto quest’affetto mi aiuta ad andare a avanti, mi spinge a resistere».
A pochi metri dalla Fahrenheit 451 c’è la targa messa in ricordo della storica libreria Croce di corso Vittorio, di fronte c’è il mercato che ha cambiato molto la sua natura, intorno solo locali da ristorazione e somministrazione.
«Stiamo resistendo per restare aperti - racconta Catia -. Siamo ormai rimasti in pochissimi, Roma ha un record nazionale: sono 44 le librerie che hanno chiuso in pochi anni, ma noi siamo un faro in certe zone e le amministrazioni (tutte) non l’hanno capito. A Campo de’ Fiori insieme al cinema Farnese stiamo combattendo una battaglia per non consegnare i due ultimi baluardi di bellezza alla somministrazione».
Catia parla mentre passeggia tra i suoi libri, racconta di quando Fahrenheit a fine anni ’80 e ‘90 era aperta di notte e ci venivano Marco Ferreri, Nanni Moretti, Gregory Corso. Francis Ford Coppola quando girava a Roma passava sempre la sera a sfogliare libri, a chiedere consigli, a curiosare.
«Entravano anche i ragazzi (di allora) - continua Catia dopo un bicchiere di vino alla storica vineria Reggio (scomparsa) passavano a guardare i nostri titoli». Ora i ragazzi non entrano più, «e se lo fanno restano spaesati: hanno confidenza solo con i luoghi densi di pochi titoli. La varietà li spaventa, non sono abituati a una disposizione da libreria».
L’ultima legge Finanziaria si è ricordata delle librerie indipendenti prevedendo agevolazioni fiscali. «È un segnale che ci fa sperare, forse la politica comincia ad accorgersi che danni ha prodotto la liberalizzazione selvaggia nella nostra città - continua la libraia -. Ora spero che riconsiderino seriamente anche la Legge Levi sugli sconti ai libri, che mette in difficoltà i librai piccoli».