Pantheon, da maggio si paga Il Comune: «Faremo ricorso»
Biglietto a 2 euro, accordo tra ministero e Vicariato Il sovrintendente: per i monumenti servono 65 milioni
Per visitare il Pantheon, il tempio di tutti gli dei edificato sotto l’impero di Augusto nel 27 avanti Cristo, dal 2 maggio si pagherà il biglietto. E il prezzo «simbolico», come stabilisce l’accordo siglato ieri da Mibact e Vicariato, sarà di 2 euro. La riforma non riguarderà le attività di culto e le funzioni religiose (dal VII secolo il monumento è stato convertito nella basilica di Santa Maria ad Martyres) durante le quali i turisti resteranno fuori.
In crescita costante nell’ultimo lustro, da 6 milioni e mezzo di visitatori nel 2013 a 8 milioni nel 2017, negli ultimi 10 mesi di quest’anno il flusso è aumentato di un altro punto percentuale. Gli incassi dei biglietti, un tesoretto milionario calcolando la media di 20-30 mila ingressi al giorno, saranno utilizzati per gli interventi di manutenzione e restauro.
Per la distribuzione si sta pensando a un sistema «soft» che potrebbe coinvolgere le tabaccherie e le edicole dislocate nei dintorni del Pantheon. E in piazza della Rotonda sorgerà una rivendita fisica, per la quale il ministero sta cercando un immobile in affitto. Imprescindibile, va da sé. il sistema I visitatori di acquisto online tramite app collegato a dispositivi di lettura digitale. Per i controlli il Collegio Romano si avvarrà della società di servizi in house Ales. Se il 20% degli introiti sarà devoluto a sostegno dei piccoli musei italiani che faticano a sopravvivere, una parte delle risorse sarà destinata alla valorizzazione: tra le ipotesi allo studio, un percorso che consenta di esplorare anche l’esterno del monumento.
Ma sulla svolta impressa dal ministero dei Beni culturali piovono critiche dal Comune. Il vice sindaco, Luca Bergamo, parla di «giornata triste» ed è deciso a chiedere al prossimo governo la revoca del provvedimento. Fautore della gratuità dei siti culturali per i romani, Bergamo si augura «che il ministero abbia pensato ad accantonare fondi da trasferire a Roma per coprire i costi delle misure aggiuntive di vigilanza urbana e polizia amministrativa che deriveranno dalla formazione di code sulla piazza».
Nel frattempo il sovrintendente capitolino, Claudio Parisi Presicce, lancia un appello per la manutenzione straordinaria dell’immenso patrimonio monumentale di Roma, per il quale servirebbero 65 milioni. Dalla ragioneria comunale fanno sapere che nel bilancio 2018-19 sono stati finanziati alcuni interventi prioritari: dal Teatro Valle al Mausoleo di Augusto (due gli appalti per la piazza che si sommano alla sponsorizzazione privata), dal Museo della civiltà romana al Campidoglio.
Entrate Gli incassi, calcolando 20-30 mila ingressi al giorno, saranno usati per la manutenzione