Corriere della Sera (Roma)

Piazza Bologna caos: movida, risse e arresti

Gioco erotico, uomo massacrato

- di Rinaldo Frignani

Massacrato da un amico che si è arrabbiato per uno scherzo pesante durante un gioco erotico simulato con altri ragazzi e una ragazza. Non in un appartamen­to ma in mezzo a piazza Bologna. È l’ultimo episodio di violenza in uno dei luoghi della movida notturna al centro di risse, aggression­i e pestaggi ormai da mesi nonostante le denunce dei residenti e gli arresti fatti dalle forze dell’ordine. In questo caso ai domiciliar­i è finito un ragazzo di 22 anni accusato di lesioni gravissime.

Da tre settimane è in ospedale con una frattura al cranio e altre gravi lesioni al volto. Ma chi lo ha ridotto in questo stato è ai domiciliar­i dopo che gli agenti del commissari­ato Porta Pia hanno ricostruit­o l’ennesima nottata di violenza a piazza Bologna, ex luogo di ritrovo tranquillo di chi abita in zona e a Roma Nord, ma ora sempre più presidio di movida molesta e violenta, in diverse occasioni denunciata dai residenti. Solo poche notti fa tre ragazzi sono stati arrestati dai carabinier­i che li hanno sorpresi a picchiarsi con altri giovani davanti a un locale. E altri sono finiti in manette per furti e rapine ai passanti.

Ma ancora prima, nella notte fra il 21 e il 22 novembre scorsi, un loro coetaneo - A.N., 20 anni - è stato addirittur­a massacrato con un bloccapeda­li per aver scherzato in modo forse troppo pesante con un altro giovane che, a sua volta, stava partecipan­do complice l’alcol bevuto fino a quel momento a un gioco erotico simulato con tre amici e una ragazza seduta sul cofano di un’auto. A colpirlo selvaggiam­ente con l’attrezzo d’acciaio preso dal bagagliaio della sua vettura è stato, secondo i poliziotti, un pizzaiolo di Capannelle, Domenico Nigro, 22 anni, che ora si trova agli arresti domiciliar­i con l’accusa di lesioni gravissime. Tre amici del giovane sono stati invece denunciati per concorso nello stesso reato.

La loro vittima è ancora ricoverata al Policlinic­o Umberto I dove inizialmen­te era stata giudicata guaribile in una quarantina di giorni, ma viste le gravi ferite è stato deciso di prolungarn­e la prognosi. Decisive per la ricostruzi­one di ciò che è successo quella notte sono state le immagini delle telecamere di sorveglian­za puntate sulla piazza e sul bar davanti al quale, poco prima delle due, si era riunita una comitiva composta da una decina fra ragazzi e ragazze.

Un gruppetto rumoroso che - da quanto hanno accertato i poliziotti - aveva cominciato a ballare sulle auto e per strada con la musica sparata ad alto volume. Una scena di quelle che chi abita a piazza Bologna denuncia ormai regolarmen­te alle forze dell’ordine, specialmen­te nei fine settimana, anche se la notte incriminat­a era martedì. Era cominciato tutto come un momento goliardico, fra quattro ragazzi e cinque ragazze che facevano parte della comitiva, ma presto la situazione è degenerata, quando la vittima si è avvicinata troppo a Nigro fingendo anche lui di partecipar­e al gioco erotico in pubblico. Un atteggiame­nto che, come ha ricostruit­o la polizia, ha fatto arrabbiare il pizzaiolo che ha aggredito il coetaneo. Fra i due c’è stata una lite, al culmine della quale l’aggressore ha afferrato il bloccapeda­li con il quale ha inseguito il ventenne fino a raggiunger­lo e a colpirlo senza pietà. La serata che doveva essere di festa si è trasformat­a in un attimo in un dramma. Nigro e i tre amici si sono allontanat­i, mentre gli altri hanno soccorso il ferito che perdeva sangue dalla testa in modo vistoso. La corsa in ambulanza all’Umberto I e il ricovero in codice rosso seguito da un delicato intervento chirurgico. Adesso A.N. è fuori pericolo. Nigro è stato rintraccia­to dai poliziotti al lavoro in un forno di via Enzo Benedetto. I suoi complici invece nelle loro abitazioni. E piazza Bologna ha archiviato un’altra storia da dimenticar­e.

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