Ragazzi coi bastoni all’assalto dei vigili: fuga dal centro minori
Fidene, spray urticante contro i sedicenni
Non volevano tornare nelle comunità da dove erano scappati. E, pronti a tutto, hanno scatenato il panico nel Centro di prima accoglienza per minorenni non accompagnati a Fidene. Una rissa durante la quale tre sedicenni egiziani uno dei quali con precedenti di polizia - hanno tentato di coinvolgere altri ospiti della struttura di via Annibale Maria di Francia, per poi lanciare assi di legno e sgabelli di metallo contro i due agenti della Municipale che li avevano rintracciati alla fermata dell’autobus e li stavano riportando in cortile. Una mattinata di violenza, in un centro dove - come conferma il presidente dell’associazione Virtus che lo gestisce da tre anni, Enrico Sanchi - «i minori non possono essere nemmeno toccati. Non possiamo impedirgli fisicamente di fuggire, ma solo denunciare subito il loro allontanamento. Non è una struttura detentiva, ma di assistenza sociale e accoglienza per massimo 96 ore in attesa che il Comune trovi ai ragazzi una sistemazione, dopo la loro identificazione».
Per fermare i sedicenni i vigili urbani hanno usato lo spray al peperoncino: gli agenti sono finiti in ospedale con 7 e 10 giorni di prognosi. I ragazzi sono stati invece denunciati e condotti in centri di accoglienza in provincia. Per scongiurare il rischio che la rissa potesse degenerare in rivolta (nella struttura c’erano quindici minorenni, fra cui sei ragazze in relocation all’estero) i vigili hanno chiesto rinforzi al Comando generale, ma poi a Fidene sono intervenute anche numerose pattuglie della polizia. «I vigili sono stati molto bravi, ma qui ci sono ragazzi difficili e altri, come i nomadi, rientrati anche 60 volte dopo essersi allontanati. Il nostro è un centro all’avanguardia, unico in Italia, e i migranti minori sono calati dell’80%. Ma più di aver creato una banca dati per eliminare gli alias, montare un cancello e un muro alto 4 metri, cosa possiamo fare?», si chiede ancora Sanchi. Marco Milani, coordinatore romano dell’Ugl polizia locale, affronta Tensione invece un altro tema: «Basta mandare allo sbaraglio i vigili urbani in veri e propri servizi di ordine pubblico senza il riconoscimento di indennità, tutele ed equipaggiamento idoneo alle attività di polizia. La sindaca Raggi - conclude riveda il nostro ruolo nei centri d’accoglienza».