Tangenti sulle case Tre arresti a Ostia
Indagini avviate un anno fa. Lo scambio di soldi in un video
Nel sottobosco amministrativo della Ostia «non mafiosa» cresceva ugualmente rigogliosa la malerba della illegalità. Anche dopo lo scioglimento del municipio X. Anche dopo l’arresto di potenti imprenditori e onnipotenti dirigenti. Anche dopo le inchieste su spiagge, politici e appalti.
Franco Nocera, il responsabile dell’edilizia privata nell’ufficio tecnico del lido, si era ritagliato in questa penombra una nicchia di autonomia delinquenziale mettendo la sua funzione pubblica nella piena disponibilità di un imprenditore, Stefano Polverini, e del suo burattinaio, Valerio Biancardi, socio occulto della Edil Palocco e tante altre cose in questa storia di pratiche edilizie truccate, spezzata dai tre arresti (ai domiciliari) ottenuti dal pm Claudia Terracina e dall’aggiunto Paolo Ielo. Corruzione, abuso d’ufficio, millantato credito aggravato, falso ideologico, false attestazioni e truffa sono i reati contestati nove persone in totale nelle indagini della Squadra mobile — sezione reati contro la pubblica amministrazione. Accertamenti nati un anno fa e conclusi in tempi rapidissimi per bloccare una promessa di tangenti (sufficienti per il codice penale) da 70 mila euro.
Nocera, da alcuni mesi trasferito ad altro municipio, conduceva nella sede della Edil Palocco una gestione parallela del suo ufficio, mettendo a disposizione il ruolo e le conoscenze (tecniche e non solo) per sbloccare pratiche, insabbiare procedure, occultare abusi, modificare destinazioni d’uso a favore dei clienti dell’impresa, che in via neanche troppo informale faceva sapere di poter contare su di lui per arrivare a dama. Nocera è «un funzionario altamente corruttibile», secondo il gip, e viene pagato con una villa in uso in via Gallignani e parte degli utili della ditta. In un’intercettazione lui si descrive così: «Il coltello dalla parte del manico ce lo devo avere sempre io... quindi mettere gli altri in condizione di sudditanza psicologica». Ci prova anche con Walter Di Pietro, che di fronte a una generica richiesta di soldi per superare i pretestuosi ritardi sul via libera all’apertura di uno studio medico lo denuncia a inizio 2016. Le prove sull’ampiezza del sistema arrivano a pioggia.
Il 20 dicembre scorso le microspie riprendono Polverini che entra nell’ufficio di Nocera e annuncia di avere per lui «un pensierino per Natale». Il funzionario si avvicina all’imprenditore, il quale gli mette qualcosa in tasca facendo segno «5» con la mano. I microfoni captano un fruscio di banconote. Si tratterebbe di 500 euro. «Na’ cosetta», dice Polverini, mentre Nocera si affanna in una goffa dissimulazione: «Grazie del liquore, poi lo beviamo assieme», dice alzan- do il pollice in segno di intesa. E mette i soldi nel portafoglio.
Tanti passano dalla Edil Palocco in cerca di una soluzione sotto banco per aggirare il Piano Casa o sanare vecchie pendenze. Nocera ha sempre il consiglio giusto: una falsa attestazione sulla verifica di abbattimento, un muro di piante a coprire l’abuso, il preavviso su un controllo che permette di smontare in tempo (e poi rimontare) una struttura in giardino. Sulla tensostruttura di via Mondaino riesce a far passare la sanzione meno dispendiosa per i titolari, che poi protestano per la lentezza della procedura e minacciano di tirare fuori «la registrazione della sua richiesta di 50 mila euro per seguire la pratica».
Ma è Biancardi il vero motore dell’illecito, «una personalità e un modo di vivere del tutto spregiativo delle regole civili», lo dipinge il gip. Ex dipendente della presidenza del Repubblica in servizio nella residenza di Castel Porziano, il 47enne si assenta dal lavoro per giornate intere grazie a colleghi che timbrano per lui e gli consentono di andare in giro a cercare clienti. Incontra i giocatori della Roma Simone Perrotta e Marco Del Vecchio e le cronache raccontano la consuetudine con la colonia brasiliana/giallorossa di Casal Palocco: Adriano, Taddei, Julio Baptista. «Non paghi nessun ricarico — riassume a un imprenditore — per quello che siamo, il servizio che offriamo, le “maniglie” e il valore aggiunto dell’amico mio al Comune. Quello fa tutto».
Domiciliari Coinvolto un dipendente di Castel Porziano amico dei giocatori della Roma