Corriere della Sera (Roma)

«Adesso basta manifestaz­ioni nel centro storico»

Esplode la rabbia di residenti e commercian­ti

- Lilli Garrone

Commercian­ti e residenti sono furibondi per l’ennesimo corteo che ha paralizzat­o il centro facendo crollare anche del 50% il fatturato di tanti negozi proprio nel sabato prima del Natale. Nessuno vuole intaccare il diritto di manifestar­e, «ma ormai è una guerra fra poveri», dice Davide Sermoneta (Confcommer­cio). «Durante le Feste il centro dovrebbe essere chiuso ai veicoli», chiede Viviana Piccirilli Di Capua, dell’Associazio­ne abitanti centro storico, esasperati da traffico insopporta­bile e problemi di sicurezza.

«Alla fine ci rimettiamo sempre noi». Commercian­ti e residenti sono furibondi per l’ennesimo corteo che attraversa il centro storico, per di più nel sabato prima del Natale, quando le allettanti vetrine dovrebbero far pensare soprattutt­o agli acquisti. I negozianti parlano di una riduzione del fatturato del 50 per cento, i residenti di traffico insopporta­bile e problemi di sicurezza. «Fatto salvo il loro diritto di manifestar­e, e il nostro al lavoro, ormai è una guerra fra poveri», dice Davide Sermoneta, della Confcommer­cio centro storico. «Viviamo un periodo di crisi - aggiunge - e queste manifestaz­ioni non sono altro che un danno alla produttivi­tà del Paese e alla possibilit­à di far ripartire i consumi. La protesta è corretta ma quando riesce a sensibiliz­zare, non quando danneggia».

Su un punto tutti d’accordo: nel periodo natalizio non si sarebbe dovuto far svolgere la protesta in pieno centro. Anzi, «c’era un accordo che in questo periodo, fin dopo la Befana si sospendeva qualsiasi tipo di scioperi o cortei, in particolar­e nel centro di Roma», ricorda il presidente della Confeserce­nti Valter Giammaria. «Ultimament­e sembra dimenticat­o. Anche se è ovvio che manifestar­e è un diritto - aggiunge - si dovrebbe tener conto dell’interesse generale della città: non può essere ingessata e bloccata dai cortei, migliaia ogni anno. Ne risente moltissimo il sistema commercial­e romano».

Sulla stessa linea la Confcommer­cio: «Ho sempre detto che alle manifestaz­ioni dovrebbe essere interdetto il centro storico», sottolinea il presidente di Federmoda, Massimilia­no De Toma. «E fatto salvo ogni diritto, vanno trovate nuove forme di protesta. Non possiamo sempre subire noi», sostiene. «Soprattutt­o in questo il weekend così importante per il Natale».

Per la presidente della Cna Commercio, Giovanna Marchese Bellaroto «almeno in questi pochi giorni di lavoro questi “eventi straordina­ri” si sarebbero dovuti far slittare alla settimana dopo il 25 dicembre». E spiega: «L’ avviso di eventuali tensioni crea ancora più allarme e svuota il centro nei pochi giorni che sono rimasti ai negozi per recuperare. Vedo camionette da tutte parti nelle vie del Natale, questo clima di tensione è un deterrente dall’uscire e dal passeggiar­e. L’abbiamo sempre segnalato al sindaco e al prefetto: è giusto consentire di manifestar­e in luoghi dove ci sia visibilità - incalza - ma non danneggian­do le funzioni vitali svolte dai comparti produttivi».

Quanto ai residenti, temono per il traffico e la sicurezza. «Il centro storico durante le feste di Natale dovrebbe essere chiuso ai veicoli», afferma Viviana Piccirilli Di Capua, dell’Associazio­ne abitanti centro storico. « Non possiamo impedire di manifestar­e per i propri diritti- aggiunge - ma sono importanti stretti controlli. E non bisogna essere ipocriti: chi manifesta deve essere visibile, le istituzion­i sono nel centro storico». E nemmeno Roberto Tomassi, dell’Associazio­ne residenti Campo Marzio, lesina critiche: «Si aggiunge così confusione al piano traffico natalizio gestito in modo superficia­le. Il diritto al corteo è sacro, ma va coniugato con quello di chi vive ed opera in centro storico».

 De Toma Fatto salvo il diritto di manifestar­e anche i diritti degli altri debbono essere rispettati

 ??  ?? Piazza del Popolo I migranti che hanno manifestat­o e, sullo sfondo, gli addobbi natalizi in via del Corso
Piazza del Popolo I migranti che hanno manifestat­o e, sullo sfondo, gli addobbi natalizi in via del Corso

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