«Altri 300 vigili presto impiegati nelle strade»
Il comandante del Corpo, Porta: «Venerdì è stato un delirio ma ora si cambia»
Tutti e 300 «su strada». Gli agenti che firmeranno il contratto l’inizio dell’anno prossimo, dopo aver passato il «concorsone», andranno a dirigere il traffico. Lo ha deciso il comandante generale della municipale, Diego Porta, che vuole utilizzarli nelle vie e nelle piazze, ma anche per il controllo del territorio e compiti di polizia stradale.
Il venerdì nero per il traffico potrebbe aver impresso la svolta ad una rivoluzione che potrebbe coinvolgere gli stessi vigili urbani. Il comandante generale Diego Porta ha infatti deciso di utilizzare nelle vie e nelle piazze, sia per dirigere il traffico, sia per servizi di polizia stradale e controllo del territorio, tutti i 300 agenti che firmeranno - almeno si spera il contratto l’inizio dell’anno prossimo dopo aver passato il «concorsone» insieme con altri 900 colleghi, che rimangono però in lista d’attesa.
Un cambiamento di marcia che dovrebbe servire per aumentare la presenza di personale incaricato di occuparsi di viabilità e scorrimento del traffico, per impedire che giornate di caos come quella dell’altro ieri possano ripetersi. «Venerdì scorso c’è stato il delirio e questo è un dato di fatto», ammette il comandante Porta. «Ma possiamo dire che l’assunzione futura di 300 nuovi vigili è comunque una buona notizia, visti soprattutto i tempi lunghissimi per averli, circa 7 anni. Speriamo però che anche gli altri vengano assunti nei prossimi anni perché c’è bisogno di loro». Come si sono accorti anche ieri romani e turisti imbottigliati nel traffico tra manifestazione e shopping selvaggio.
Porta rivela anche che i neo vigili «entreranno in servizio entro il prossimo aprile dopo due mesi di addestramento e formazione. Voglio farli lavorare tutti su strada, in accordo con i sindacati. Dovranno imparare leggi e regolamenti, anche con esercitazioni pratiche e simulazioni di posti di blocco, nonché la compilazione di atti di polizia giudiziaria, senza contare che dovranno essere capaci di compiere un arresto o un fermo. Insomma - annuncia - non ho intenzione di avere altri agenti che si occupano di pratiche edilizie».
Ma per i sindacati il caos in questi giorni non è altro che la conseguenza di enormi difficoltà di organico della municipale da parecchi anni. «Nonostante l’apprezzabile sforzo dell’amministrazione di assumere 50 persone in più nel 2018 purtroppo i dati sono desolanti. Per troppo tempo, fino all’ultimo Giubileo», spiega Stefano Giannini, segretario romano del Sulpl. «Si è fatto ricorso al doping contabile degli straordinari per evitare di mostrare le carenze di organico raddoppiando non i vigili, ma i turni. Senza un intervento legislativo che sleghi la polizia locale dai servizi ordinari del Comune, allora unica soluzione che resta è tagliarli». Per Giannini «si potrebbe cominciare ad esempio dall’orario di apertura al pubblico, slegandolo proprio da quello dei municipi. I nostri uffici sono aperti quasi 30 ore a settimana e sono troppi rispetto alle carenze di personale. Se lo Stato invece, visto le incombenze che delega sempre più spesso ai comuni, lasciasse liberi e senza vincoli di spesa per assunzioni gli stessi - aggiunge il sindacalista - allora i servizi alla cittadinanza sarebbero sicuramente migliori».
«Non voglio più agenti che si occupano di edilizia» In tilt Anche ieri traffico caotico in molte zone