Corriere della Sera (Roma)

In manette «picciotto» del clan Fasciani

- Valeria Costantini

Detenuti che lasciando gli arresti domiciliar­i nelle case di Nuova Ostia, erano a spasso per il quartiere. I successi dei cani antidroga dal fiuto che non lascia scampo. Ancora, allacci abusivi alla corrente scoperti in abitazioni occupate. Carabinier­i e polizia continuano a tenere alta l’attenzione su Ostia.

La costante presenza sul territorio ha portato i militari a puntare i fari su due ventenni romane, dal curriculum criminale già noto: a lungo pedinate, sono state bloccate mentre a bordo di un’auto stavano per consegnare una partita di coca. Poi è scattata la seconda parte della verifica, quella sui soggetti sottoposti a misure cautelari: tre i pregiudica­ti che dovevano in teoria trovarsi ai domiciliar­i e che invece portavano avanti i loro affari. Tutti scovati nella «zona rossa», quel feudo dei clan noto ormai a Ostia. Uno di loro, noto rapinatore, è legato alla famiglia Fasciani, un altro – non gradendo la «visita» delle divise – ha reagito aggredendo i carabinier­i. Per i militari qualche lesione, per l’uomo le manette, anche perché la sua agitazione è stata presto chiarita: in casa aveva numerose dosi di eroina e mannite, pronte per essere vendute, insieme al necessario per il confeziona­mento. La compagna intanto era sotto casa intenta a spacciare, ma è stata individuat­a: la droga, abilmente celata sia nell’appartamen­to che in un’auto, è stata scoperta grazie anche all’infallibil­e cane antidroga Dyablo. Il collega a quattro zampe Condor, invece, ha aiutato gli agenti del commissari­ato Lido guidato da Fabio Abis a incastrare un 38enne romano: l’uomo, pregiudica­to, in casa (tra la cucina e la cantina) celava panetti di hashish, la replica di due pistole, un taser e sei coltelli.

Sempre nel corso del monitoragg­io a Nuova Ostia, la polizia ha denunciato tre persone che occupavano abusivamen­te un immobile, rubando tra l’altro l’energia elettrica con allacci abusivi al contatore condominia­le. Non il primo caso di totale illegalità che viene scoperto nel quartiere popolare del mare di Roma.

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