La Lazio senza Immobile insegue l’ottavo sigillo
A Bergamo con l’Atalanta, Caicedo in attacco. Inzaghi: ci hanno tolto punti importanti
Se i numeri contano qualcosa, la Lazio va stasera a Bergamo (ore 20.45) piena di fiducia: lontano da Roma ha vinto 7 partite su 7, un percorso netto straordinario e non casuale. Poi ci sono i «ma». Ma nelle ultime quattro gare di campionato i biancocelesti hanno ottenuto un solo successo, a Genova contro la Sampdoria (2-1), perdendo con Roma (1-2) e Torino (1-3) e pareggiando con la Fiorentina (1-1).
Ma non ci sarà Immobile, che finora – tra gol e assist – ha messo piede in 22 reti su 36 totali. Ma l’Atalanta sta bene, tanto che ha recuperato una posizione di classifica buona dopo le incertezze iniziali.
Messi assieme i numeri favorevoli e i «ma», la sensazione è che la Lazio vada incontro a una partita complicatissima. Inzaghi la affronterà con dieci uomini che fanno parte della formazione storica, quella schierata sempre titolare dalla vittoria contro la Juventus in poi. L’unica variazione, non per scelta ma per necessità, riguarderà Immobile, fuori per squalifica: al suo posto ci sarà Caicedo, «uno che mi piace per come si allena e per ciò che dà, avrebbe giocato certamente di più se non avesse avuto davanti quei due, Immobile e Luis Alberto, in condizione così brillante», osserva Inzaghi.
Ma la questione è soprattutto un’altra: sarà stata sufficiente la vittoria in Coppa Italia con il Cittadella per far smaltire ai biancocelesti la rabbia per la sconfitta contro il Torino? «Lì abbiamo perso punti importanti e un giocatore di rilievo come Immobile, però dobbiamo avere lasciarci tutto alle spalle. Spero soltanto che quanto ci è capitato – che è sotto gli occhi di chiunque – faccia in modo che ci sia maggiore attenzione verso tutti».
No, i torti subiti lunedì non sono stati affatto rimossi. La Lazio prova a ripartire, ma non ha dimenticato.