Il piano di Dardust: visioni elettroniche, classiche e jazz
Il compositore ospita Tommaso Paradiso nel concerto all’Auditorium
Berlino, Reykjavík e Londra. Ogni città un disco. Ogni disco la tappa di una trilogia che ripercorre le direttrici principali dell’immaginario di Dardust. Un progetto musicale - al confine tra classica, jazz ed elettronica - che prende il nome da un ironico omaggio a Ziggy Stardust, il più celebre personaggio alieno incarnato da David Bowie.
Stasera Dardust suona al Parco della Musica in un live che avrà come special guest Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti. «Volevo realizzare brani liberi dagli schemi e dalle logiche del mercato discografico» ha spiegato Dario Faini, pianista, compositore e produttore che negli ultimi anni è stato responsabile del successo di tante hit del panorama italiano. Da «Magnifico» di Fedez ai più recenti «Pamplona» di Fabri Fibra e «Riccione» dei Thegiornalisti. «Ho deciso di dedicarmi a un progetto tutto mio, dopo anni di scrittura di canzoni» ha raccontato Faini che ha collaborato anche all’ultimo album di Luca Carboni. E così forte dei suoi successi mainstream - nel 2014 il musicista ha creato Durdust. Universo sonoro capace di unire il mondo pianistico minimalista all’immaginario elettronico di matrice nordeuropea. «All’inizio avevo la paranoia di non essere credibile in questo genere di musica - ha raccontato - ma alla fine ho capito che quando si fa qualcosa di vero, puro e sincero, si arriva sempre al pubblico. Anche se è un prodotto più difficile degli altri».
L’ensemble che si sentirà stasera al Parco della Musica è formato da un trio di archi, Carmelo Emanuele Patti, Simone Sitta e Simone Giorgini, e dal polistrumentista, producer elettronico, Vanni Casagrande (ore 21.30, viale Pietro de Coubertin 30, tel. 892101).
Il lavoro berlinese «7» è uscito nel 2015. Al primo capitolo tedesco è seguito «Birth», tappa islandese registrata nei Sundlaugin Studio a Reykjavík, la storica casa/studio dei Sigur Rós. Il progetto si concluderà a Londra il prossimo febbraio con il terzo disco della trilogia.