Corriere della Sera (Roma)

RISPETTARE I DIRITTI DI TUTTI

- Di Fabio Filocamo

Ha fatto scalpore la sentenza del Tribunale di Roma che ha condannato il ministero dell’Interno a risarcire il proprietar­io di due immobili occupati senza titolo. Per la prima volta sul tema, i giudici tutelano i diritti del proprietar­io verso la pubblica amministra­zione «senza se e senza ma». Il ministero pagherà finché non ripristini l’ordine pubblico.

Prefetti, dirigenti e funzionari avrebbero dovuto provvedere allo sgombero. Non lo hanno fatto. Fino ad allora, al proprietar­io è dovuto il mancato reddito locatizio (266 mila euro al mese), dall’ordine della Procura. I residui danni, quelli allo stabile compresi, per ora restano a carico del privato.

Dopo la sentenza, sono partiti i soliti rimpalli di responsabi­lità. Il ministero, forte di una recente circolare, ha chiamato in causa il Comune. Dovessero frazionars­i le responsabi­lità, mancherà un colpevole. Pagheranno i cittadini, con quelle stesse tasse che lo Stato avrebbe dovuto usare per garantire loro diritti di proprietà e sicurezza. Almeno un cittadino, però, stavolta sarà soddisfatt­o; le sue tasse non sono state versate invano.

Risiede in questo il principio fondamenta­le della sentenza che va sottolinea­to. Il cittadino che subisce un abuso non può usare la forza per avere giustizia. Spetta alle autorità di provvedere.

Non dovesse così però essere, lo stesso ha diritto a essere risarcito. Sembra scontato, ma non ci sono molti precedenti.

Solo a Roma, si contano 105 palazzi, occupati da oltre undicimila persone. Si stima una realtà fatta di due volte questi numeri. Certo, non può trascurars­i l’emergenza abitativa, aggravata da quanti migranti siano giunti e rimasti in Italia; né la difficoltà delle pubbliche autorità a governare fenomeni ormai fuori controllo. Urgono interventi e politiche a monte, ben oltre i doveri di chi deve eseguire gli sgomberi. Intanto, però, gli altri cittadini hanno pure diritti. Lo Stato deve tornare a fare il suo mestiere, assicurand­o equità e giustizia. Il problema è stato sinora rinviato, sottovalut­ato, mal gestito. Fino a poche settimane fa, era occupato persino un edificio dirimpetto al Csm. È sacrosanto aiutare chi versi in stato di necessità. Prevalga però la legge, non la forza. Nel disordine, si annidano rischi più seri, come insegnano Parigi e Bruxelles. Si entri nel merito delle singole questioni, senza affermare diritti generali precostitu­iti, anche solo indirettam­ente a carico della residua cittadinan­za. Perché a fronte di quanti occupanti avanzano istanze (spesso, ma non sempre condivisib­ili), altrettant­e persone fuori sono in situazioni di disagio simili. Sono forse meno degne?

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L’urlo del serbo Milinkovic, a destra, autore di due gol contro l’Atalanta, esulta rincorso da Marusic e Caicedo

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