È saltato il tavolo con i sindacati: verso lo sciopero
Salta il tavolo Ama-sindacati sul piano emergenza per le festività. Ieri pomeriggio azienda e rappresentanti dei lavoratori non hanno trovato una intesa: il 27 dicembre i sindacati si riuniscono per decidere probabilmente quando scioperare. Intanto i cassonetti in città sono stracolmi: l’Ama definisce «critica» la situazione in cinque municipi (IV, VI, IX, X, XV).
Il tavolo Ama-sindacati salta sul piano emergenza per le festività. Dopo la rottura di ieri pomeriggio le sigle si riuniranno il 27 dicembre per studiare le modalità dello sciopero. Questo mentre i cassonetti della città sono stracolmi, in cinque municipi che la stessa azienda definisce «critici» (IV, VI, IX, X, XV, i rifiuti sono accatastati da giorni negli androni e davanti ai portoni dei palazzi, con i comitati di quartiere che parlano già di rischio sanitario. Proteste anche nel Municipio II, con la minisindaca, Francesca Del Bello, che parla di «situazione disastrosa». E i problemi di Ama vengono (ancora una volta) messi a nudo: impianti pieni che aspettano la mano tesa da altre regioni (l’ultima richiesta all’EmiliaRomagna), officine in panne che non riescono a fare la manutenzione ordinaria e pochi mezzi in strada per il servizio.
Ieri al tavolo Ama si è presentata con una soluzione di «assoluta straordinarietà, eccezionalità, temporaneità» per provvedere ad un porta a porta d’emergenza: estensione alla raccolta domestica fino al 31 gennaio dell’accordo con quattro ditte (Sarim, Sager, Sangalli e Cooperativa sociale 29 giugno) che, di solito, passano a raccogliere i rifiuti dagli esercizi commerciali. Il piano, in sostanza, coinvolge i privati e, ovviamente, non è gratis. Nonostante il secco «no» dei sindacati la misura entra in funzione già oggi con la previsione di un incremento del 10% della raccolta da utenze domestiche. «È solo una pezza», la definiscono i sindacati prima della rottura. «Non hanno alcuna lungimiranza, la soluzione non c’è: il piano per le feste cerca di camuffare la loro incapacità - dice Natale Di Cola, segretario generale della Fp-Cgil Roma e Lazio -. Adesso ci vedremo il 27 con le altre sigle, dopodiché probabilmente ci sarà uno sciopero. Perché dopo le feste ci sarà di sicuro una nuova emergenza, così è inevitabile il conflitto con i lavoratori. La cosa certa è che Ama è in grande difficoltà». I problemi con i mezzi per la raccolta ormai sono conclamati, tanto che l’azienda, nel piano feste, ha inserito tra le «azioni previste» il noleggio entro metà gennaio di 30 vetture con cui provvedere alla raccolta. «Arrivano 30 mezzi? Beh, ne mancano ancora 6-700... - dice Di Cola -. Bisognerebbe avere l’umiltà di ammettere le difficoltà: Ama è un’azienda in sofferenza, va male perché ci sono problemi con gli impianti e con i mezzi, mentre le officine sono in condizioni pietose. A me fa rabbia perché noi, che conosciamo bene l’azienda, a giugno gli dicevamo che a Natale ci sarebbe stata l’emergenza, ma non ci hanno dato ascolto. La verità è che va sempre peggio e non ci sono in campo azioni per invertire la tendenza. Fa comodo esternalizzare il servizio: questo è lo schema».