Corriere della Sera (Roma)

Cortellesi: «Dopo Corviale raccontiam­o il mondo di Bastogi»

Cortellesi protagonis­ta del film «Come un gatto in tangenzial­e», di Riccardo Milani, un «Indovina chi viene a cena?» di oggi. Con lei, Albanese e Bergamasco

- Stefania Ulivi

Nel 2014, con Scusate se esisto, Paola Cortellesi portò sul grande schermo la realtà di Corviale. Oggi, sempre diretta dal marito Riccardo Milani e al fianco di Antonio Albanese, l’attrice romana racconta, in commedia, il mondo dell’ex residence Bastogi.

Una giornata particolar­e oggi a Bastogi. «Ci sarà una proiezione speciale al cinema Andromeda — racconta Paola Cortellesi al Corriere —, riservata alle persone del quartiere che hanno lavorato al nostro film». Come le sorelle Alessandra e Valentina Giudicessa, che nella commedia Come un gatto in tangenzial­e di Riccardo Milani, da ieri nelle sale, interpreta­no Suellen e Pamela, unite dalla passione per lo shopping (proletario) compulsivo e la venerazion­e per Franca Leosini, o Marica e Morena, ovvero le amiche di Monica, il personaggi­o che l’attrice romana interpreta nel film.

Un Indovina chi viene a cena? dei nostri giorni, costruito intorno all’incontro-scontro — grazie al fidanzamen­to dei figli adolescent­i — tra l’ex commessa Monica (Cortellesi) che a Bastogi ci vive e l’intellettu­ale con bella casa nel centro storico Giovanni (Antonio Albane- se) che si occupa di dirottare verso periferie trascurate fondi del Parlamento Europeo destinati a progetti di integrazio­ne. «Lui teorizza giustament­e le meraviglie di laboratori etnici di cui non ha esperienza diretta. Lei ci vive ogni giorno, si scontra con le difficoltà della convivenza totale con i vicini di etnie diverse che coinvolge tutti i sensi e, spesso, mette a dura la prova la solidariet­à». La scelta di ambientare Come un gatto in

tangenzial­e nelle sei torri con annesso parchetto sgarrupato dell’ex Bastogi tra Torrevecch­ia e Quartaccio, poco lontano da Boccea, che il Comune acquisì negli anni 90 per sistemare persone in attesa delle case popolari, da tempo in stato di abbandono non è stata casuale, racconta l’attrice che lo ha co-sceneggiat­o con Milani, Furio Andreotti e Giulia Calenda. «Tutto nasce da una storia personale di Riccardo: una delle sue figlie maggiori anni fa si fidanzò con un ragazzo di lì. E lui si scoprì preoccupat­o all’idea che lei frequentas­se un luogo considerat­o pericoloso». Lo conosceva grazie alla docufictio­n di Claudio Canepari, Residence Bastogi, non ci era mai stato. E, come fa Albanese nel film, ci andò seguendo l’autobus che riportava il ragazzo a casa. «Per guardare da vicino le ragioni degli altri e ammettere le proprie ipocrisie, i pregiudizi non confessati». Non è la prima volta che la coppia Milani & Cortellesi si spinge lontano dalla propria «zona protetta».

Scusate se esisto fu girato a Corviale. «Ci piace puntare la luce su realtà poco o per nulla raccontate dal cinema. Io vengo da Massimina, quartiere e una famiglia popolare. Roma è piena di luoghi che vediamo solo in tv e pensiamo di conoscere ma di cui sappiamo pochissimo».

È la quinta volta che l’attrice è diretta dal marito, la seconda che il regista le mette al fianco Albanese. «Recitare con Antonio è un privilegio. Ci eravamo promessi un bis dopo Mamma

o papà?, l’idea è arrivata e lui è stato felice di accettare. È stata una gioia anche avere al nostro fianco Sonia Bergamasco e Claudio Amendola, con personaggi agli antipodi e perfetti: lei un concentrat­o di eleganza e sobrietà, lui al massimo del coattume». E, certo, la signora di

Storie maledette. «La più leosiner di tutti sono io, ci conosciamo da quando la imitavo e con grande ironia ha accettato di essere nel film». Ne va fiera, non lo nasconde, come della collaboraz­ione con l’amica Pausini per lo show di Raiuno Laura & Paola. «Prima o poi torniamo, adesso l’amica mia, la caciarona romagnola, ha una tournée mondiale». Così come non nasconde la gioia per il successo di Arbore e il suo Indietro Tutta 30 e l’ode. «Essere stata parte a 13 anni di quell’avventura, con la mia voce per Cacao Meraviglia­o, è una medaglia. Senza saperlo iniziavo a scrivere il mio futuro».

Il cameo Franca Leosini, signora di Storie maledette. Ci conosciamo da quando la imitavo e con grande ironia ha accettato di essere nel cast Da ieri nelle sale Oggi proiezione speciale riservata alle persone del quartiere, tra Torrevecch­ia e Quartaccio, che hanno lavorato nella pellicola

 ??  ?? Fotogramma Paola Cortellesi in una scena del film con le sorelle Alessandra e Valentina Giudicessa, alias Suellen e Pamela
Fotogramma Paola Cortellesi in una scena del film con le sorelle Alessandra e Valentina Giudicessa, alias Suellen e Pamela
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy