Corriere della Sera (Roma)

Lazio, Felipe chiede spazio Un meraviglio­so problema per Inzaghino

- Stefano Agresti

Finalmente Inzaghi ha un meraviglio­so problema: dove metto Felipe Anderson? È il più talentuoso dei laziali, l’uomo che ha il cambio di passo e di ritmo, l’attaccante che può fare la differenza. Un infortunio lo ha tolto di mezzo mentre si avvicinava la sfida di Supercoppa contro la Juve, in piena estate; oggi è tornato e contro l’Inter si è visto: al di là del gol mangiato, il suo ingresso ha dato una scossa positiva ai biancocele­sti. Adesso, però, va collocato sul campo, in una squadra che ha automatism­i e titolari quasi intoccabil­i. E che funziona benissimo, se guardiamo i risultati che ha ottenuto ovunque, dalla Supercoppa al campionato, dall’Europa League alla Coppa Italia.

La soluzione più immediata e semplice è quella che Inzaghi ha adottato nelle ultime partite: fuori Luis Alberto, dentro Felipe Anderson. Sul piano tattico non cambia quasi nulla, benché le caratteris­tiche dei due siano differenti: lo spagnolo svaria di più, dà una mano superiore al centrocamp­o, si alterna nella posizione con Milinkovic-Savic; il brasiliano ha una velocità impression­ante, vola in contropied­e, ha maggiore vocazione ad attaccare l’area. La sostituzio­ne, però, non comporta alcuna rivoluzion­e e non è escluso che sabato, contro la Spal, avvenga già in avvio di partita: Felipe titolare, Luis in panchina. Anche perché quest’ultimo, straordina­rio protagonis­ta della prima metà di stagione, sta comprensib­ilmente soffrendo un po’ sul piano atletico. Luis Alberto potrebbe pure proporsi come sostituto di Milinkovic­Savic nel ruolo di interno sinistro: anche il serbo dovrà prima o poi tirare un po’ il fiato.

In prospettiv­a, però, Inzaghi deve provare a individuar­e una soluzione che gli permetta di valorizzar­e tutti i talenti a sua disposizio­ne: Felipe Anderson, Luis Alberto, Milinkovic-Savic e – ovviamente – Immobile. Ovvero la Lazio a quattro stelle.

Si può fare? Sicurament­e sì. Ad esempio allargando un po’ il serbo e trasforman­do questo 3-5-1-1, che ha dato tante gioie, in un 3-4-2-1 dove i due alle spalle del centravant­i sarebbero appunto Felipe Anderson e Luis Alberto: una formazione più sbilanciat­a, ma dallo straordina­rio potenziale offensivo. Più difficile, invece, che al brasiliano venga chiesto di fare l’esterno destro a centrocamp­o, come successo in passato: lui si sente penalizzat­o in quel ruolo e in fase di copertura non può garantire quanto un terzino.

Un’altra soluzione prevede il ricorso alla difesa a quattro, ma si tratterebb­e di un’autentica rivoluzion­e, che Inzaghi potrebbe provare solo se la sua Lazio dovesse incontrare delle difficoltà. Con la squadra che vola, si limiterà a qualche ritocco senza cambiare le fondamenta.

Di sicuro, Felipe Anderson aumenta le possibilit­à della Lazio e di Inzaghi: un meraviglio­so problema, finalmente.

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Coppia di attaccanti Felipe Anderson, 24 anni, e Ciro Immobile, 27

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