Lazio, Felipe chiede spazio Un meraviglioso problema per Inzaghino
Finalmente Inzaghi ha un meraviglioso problema: dove metto Felipe Anderson? È il più talentuoso dei laziali, l’uomo che ha il cambio di passo e di ritmo, l’attaccante che può fare la differenza. Un infortunio lo ha tolto di mezzo mentre si avvicinava la sfida di Supercoppa contro la Juve, in piena estate; oggi è tornato e contro l’Inter si è visto: al di là del gol mangiato, il suo ingresso ha dato una scossa positiva ai biancocelesti. Adesso, però, va collocato sul campo, in una squadra che ha automatismi e titolari quasi intoccabili. E che funziona benissimo, se guardiamo i risultati che ha ottenuto ovunque, dalla Supercoppa al campionato, dall’Europa League alla Coppa Italia.
La soluzione più immediata e semplice è quella che Inzaghi ha adottato nelle ultime partite: fuori Luis Alberto, dentro Felipe Anderson. Sul piano tattico non cambia quasi nulla, benché le caratteristiche dei due siano differenti: lo spagnolo svaria di più, dà una mano superiore al centrocampo, si alterna nella posizione con Milinkovic-Savic; il brasiliano ha una velocità impressionante, vola in contropiede, ha maggiore vocazione ad attaccare l’area. La sostituzione, però, non comporta alcuna rivoluzione e non è escluso che sabato, contro la Spal, avvenga già in avvio di partita: Felipe titolare, Luis in panchina. Anche perché quest’ultimo, straordinario protagonista della prima metà di stagione, sta comprensibilmente soffrendo un po’ sul piano atletico. Luis Alberto potrebbe pure proporsi come sostituto di MilinkovicSavic nel ruolo di interno sinistro: anche il serbo dovrà prima o poi tirare un po’ il fiato.
In prospettiva, però, Inzaghi deve provare a individuare una soluzione che gli permetta di valorizzare tutti i talenti a sua disposizione: Felipe Anderson, Luis Alberto, Milinkovic-Savic e – ovviamente – Immobile. Ovvero la Lazio a quattro stelle.
Si può fare? Sicuramente sì. Ad esempio allargando un po’ il serbo e trasformando questo 3-5-1-1, che ha dato tante gioie, in un 3-4-2-1 dove i due alle spalle del centravanti sarebbero appunto Felipe Anderson e Luis Alberto: una formazione più sbilanciata, ma dallo straordinario potenziale offensivo. Più difficile, invece, che al brasiliano venga chiesto di fare l’esterno destro a centrocampo, come successo in passato: lui si sente penalizzato in quel ruolo e in fase di copertura non può garantire quanto un terzino.
Un’altra soluzione prevede il ricorso alla difesa a quattro, ma si tratterebbe di un’autentica rivoluzione, che Inzaghi potrebbe provare solo se la sua Lazio dovesse incontrare delle difficoltà. Con la squadra che vola, si limiterà a qualche ritocco senza cambiare le fondamenta.
Di sicuro, Felipe Anderson aumenta le possibilità della Lazio e di Inzaghi: un meraviglioso problema, finalmente.