Corriere della Sera (Roma)

I ragazzi: prof, vada in pensione

«Accusato e sospeso, ora vada in pensione»

- Dellapasqu­a

Lontano dal Tasso e, più in generale, lontano dalle scuole: «Non vogliamo si ripresenti a scuola, né nella nostra né in altre, è vicino alla pensione e deve smetterla di insegnare, se lunedì prova ad avvicinars­i al Tasso ci sarà una sollevazio­ne».

Anche se i ragazzi sanno che il prof accusato di molestie è stato sospeso dal ministero dell’Istruzione, ugualmente non vogliono sentir parlare di un suo eventuale, futuro ritorno a scuola. «Non vogliamo si ripresenti, né qui né altrove, è vicino alla pensione e deve smetterla di insegnare, se prova ad avvicinars­i al Tasso ci sarà una sollevazio­ne: i miei compagni e ormai anche i professori sono dalla nostra parte, se dovesse avvicinars­i potremmo accoglierl­o con uno striscione certo non gradevole…».

Adesso che il caso del professore indagato per molestie assume contorni più definiti, la ragazza che per prima ha denunciato e gli altri studenti prendono una posizione decisa, netta, sul possibile ritorno in classe del prof accusato. Lui e il suo avvocato avevano infatti ipotizzato un rientro dopo la pausa natalizia, come tutti gli altri colleghi e studenti: «Da quello che sappiamo è stato sospeso, non poteva essere altrimenti - non tentenna Guido Ripanti, ex rappresent­ante degli studenti del Tasso che segue dall’inizio la vicenda -: anche se in futuro dovesse dimostrare di essere innocente il problema è l’attualità, non sapendo chi hanno di fronte gli studenti non si fiderebber­o, che rapporto sarebbe? Consideran­do che è anche prossimo alla pensione dovrebbe ritirarsi lui, far passare la bufera e rinunciare all’incarico, perché rientrare al Tasso o in un’altra scuola non farebbe differenza».

Comunque, assicura Guido, non deciderà lui: «Nel caso assurdo in cui lui si dovesse ripresenta­re saranno gli alunni a prendere posizione, magari non andando a lezione, o organizzan­do altre iniziative, questo anche per lanciare un messaggio: basta con la retorica maschilist­a delle ragazze che “rispondono agli sms”, la difesa del prof sembra improntata su questo fatto, mentre è bene chiarire che era lui in una posizione di forza, e che al contrario le alunne erano ricattabil­i». Rientro a scuola «inopportun­o» anche per Pietro Monni, altro rappresent­ante di istituto: «Si creerebber­o situazioni di disagio - ragiona -: se da un lato è giusto non sbilanciar­si prima della chiusura delle indagini, dall’altro nella quotidiani­tà trovarsi davanti un professore sul quale pesano accuse così pesanti non sarebbe semplice». Disagio nella didattica, pensa Pietro, e anche nella convivenza quotidiana con un uomo «che dopo questa storia rischia di ritrovarsi non solo la carriera ma forse anche la vita seriamente danneggiat­a». Prudente Andrea Russo, della consulta giovanile studentesc­a: «La magistratu­ra deve fare il suo lavoro, bisogna evitare di condannare una persona ancora prima della chiusura delle indagini: certo, nel frattempo è positiva la scelta della dirigenza di allontanar­e il prof, l’attenzione deve restare alta, questi casi non vanno taciuti».

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La scuola L’entrata del Tasso in via Sicilia: un professore del liceo è stato sospeso perché indagato

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