Corriere della Sera (Roma)

Nessuno ritira più i farmaci scaduti

In due zone su tre l’Ama lascia i medicinali accatastat­i. Federfarma: «È intollerab­ile»

- di Francesco Di Frischia

L’Ama non ritira dalle farmacie le medicine scadute, portate dai cittadini. La denuncia di molti lettori viene confermata da Federfarma Lazio: «È così da un mese spiega il presidente regionale dell’associazio­ne, Osvaldo Moltedo -. In nove municipi, dai Parioli alle periferie, abbiamo ricevuto decine di lamentele e segnalazio­ni di farmacisti che non sanno dove mettere i farmaci inutilizza­bili o non hanno i nuovi bidoni».

L’Ama non raccoglie regolarmen­te i farmaci scaduti che i cittadini portano nelle farmacie. Da nove Municipi sui quindici totali sono piovute decine e decine di segnalazio­ni e lamentele dal 1° dicembre a oggi. Il problema rifiuti si allarga dopo il caos scoppiato prima di Natale.

A confermare la situazione critica è Osvaldo Moltedo, presidente di Federfarma Lazio, dopo che molti romani hanno mandato foto in redazione con cumuli di bustine e scatole di medicine abbandonat­i da giorni - fuori dalle farmacie - sopra ai bidoni bianchi. «È un disservizi­o intollerab­ile - osserva Moltedo -. E se nel bidone si rompe la chiusura di sicurezza, incidente che è avvenuto moltissime volte negli ultimi mesi, il contenitor­e non viene cambiato». Così i farmacisti non sanno dove mettere medicine scadute - portate dai cittadini che per legge non possono essere custodite all’interno delle farmacie. Se poi in molte farmacie manca addirittur­a il bidone, la frittata è fatta. La dimensione del problema è nei numeri: molti esercizi in nove Municipi (II, IV, V, VI, VII, XII, XIII, XIV e XV) hanno segnalato a Federfarma negli ultimi 40 giorni che i bidoni erano stracolmi oppure non c’erano proprio. «Ma non è possibile neanche ammassare i sacchetti pieni di scatoline sui bidoni all’aperto - precisa l’esponente di Federfarma -. Non è solo un problema di decoro, ma di sicurezza: vagabondi e animali randagi potrebbero provare a prendere le medicine scadute. E se dovessero ferirsi con le siringhe o assumere pillole o fiale scadute, di chi sarebbe la responsabi­lità?». Federfarma, subissata di lamentele, è stata costretta un mese fa a dedicare un numero telefonico e una mail, presidiate ogni giorno da un impiegato, per inoltrare le segnalazio­ni all’Ama senza perdere tempo.

Dopo il caos rifiuti scoppiato in città nelle ultime settimane per la cronica carenza di impianti di trattament­o e smaltiment­o, e dopo che l’immondizia da alcuni anni viene spedita fuori Roma (facendo lievitare i costi), di fronte ai disagi per il ritiro dei farmaci scaduti, l’Ama replica: «Degli oltre 750 punti di raccolta dei medicinali caduti in città, la gran parte risulta funzionant­e e capiente. E comunque stiamo lavorando per sostituire in fretta i bidoni rotti». L’aziende consiglia anche di ammassare i foglietti illustrati­vi e le scatole vuote dei farmaci nei contenitor­i di carta e

cartoni, così da non occupare spazio prezioso per blister, fiale e siringhe nei bidoni delle medicine scadute.

«I bidoni devono essere regolarmen­te svuotati - attacca Moltedo -. Il farmacista deve fare pure i conti con tanti incivili che abbandonan­o in buste fuori, a terra, i farmaci scaduti. E non tutti accettano di riportare a casa i sacchetti e tornare dopo qualche giorno». Inoltre non è la prima volta che il problema si verifica: negli ultimi anni questi disagi si sono ripetuti varie volte. «A volte dall’Ama si sono giustifica­ti dicendo che avevano problemi di personale - ricorda il presidente di Federfarma Lazio -. Essendo in pochi, basta qualche assenza per fare saltare la raccolta. Ovviamente sono giustifica­zioni inaccettab­ili per una città come Roma. Non si possono fare le nozze con i fichi secchi».

Tra le segnalazio­ni arrivate direttamen­te al Corriere della

Sera, ieri mattina un lettore ci ha raccontato in una mail il «viaggio della speranza» del suo sacchetto con farmaci scaduti: da viale Pinturicch­io il lettore, non trovando il bidone, ha chiesto al farmacista: «Scusi, posso lasciarli a lei?». «No, mi dispiace, non abbiamo più il bidone che aveva l’apertura rotta. Ma l’Ama non ce ne ha ridato uno nuovo. Lo aspettiamo da mesi». Dopo avere peregrinat­o in altre tre farmacie del Flaminio, «in via Fracassini il bidone era strapieno, con siringhe in bella vista, cartoni mezzi aperti e sopra una busta poggiata sopra - aggiunge il lettore -. Allora ho deciso di riportare a casa il mio sacchetto».

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Osvaldo Moltedo È Il vicepresid­ente di Federfarma Lazio
 ??  ?? Flaminio Via Fracassini, farmaci scaduti in due scatoloni
Flaminio Via Fracassini, farmaci scaduti in due scatoloni
 ??  ?? Esquilino Via dello Statuto, un altro bidone pieno
Esquilino Via dello Statuto, un altro bidone pieno
 ??  ?? San Pietro Piazza Pio XII, un bidone stracolmo di medicine
San Pietro Piazza Pio XII, un bidone stracolmo di medicine

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