Invasione in Centro tutti in coda per i saldi
Commercio Ingorghi a piedi nel Tridente
Contrariamente alle previsioni, ressa ieri in centro per il primo giorno di saldi: grande folla soprattutto su via del Corso e nelle strade limitrofe, un po’ meno in via Cola di Rienzo e sull’Appia. Successo, scontato, per i centri commerciali. Le associazioni dei commercianti, abbastanza fiduciose, ritengono in questo fine settimana di poter aumentare le vendite del 20%. «Gli sconti vanno dal 30 al 50& - dice il presidente di Federmoda Confcommercio Massimiliano De Toma -. C’è movimento e interesse». Quasi deserta invece piazza Navona, dove si è controllati con i metal detector: pochi bambini e poche bancarelle, un po’ di più i turisti.
In una piazza Navona super-blindata più turisti che bambini. Si entra attraverso varchi vigilati con il metal detector, ma non c’è la tradizionale ressa che caratterizza la festa della Befana. Anche perché a parte tre venditori di palloncini molto gettonati, e il tiro a segno dove si affollano i grandi, i bianchi gazebo dei dolciumi non sono così allettanti (sono poche perfino le «calze» appese), le decorazioni natalizie hanno molto l’aspetto made in China e i banchi che vendono le statuette del presepe sono sì e no due, perfino difficili da scovare. Ci sono il presepe, la giostra e il burattinaio, ma ampi spazi sono vuoti. E chissà se oggi la piazza sarà un po’ più allegra.
Così Viviana Piccirilli Di Capua, che si batte da anni perché la fiera tradizionale dell’Epifania torni ad essere festosa e soprattutto decorosa, non esita a dire: «La Befana gira su piazza Navona e sconsolata deve constatare che i bambini non sono così numerosi, mentre i turisti si aggirano tra le bancarelle posizionate qua e là senza un progetto di eleganza e bellezza, tra bandi falliti e poca trasparenza».
La presidente dell’Associazione abitanti centro storico lancia anche un nuovo j’accuse: «Il tentativo di “rianimarla” ha visto ancora una volta la destinazione della fiera ai soliti noti, con un bando lontano anni luce dal programmare una festa degna di una Capitale. Finita questa “mini edizione” - conclude - dal 7 gennaio qualcuno abbia il coraggio politico di affondare le mani nei criteri della concorrenza perché non si pensi di trascinare ancora per nove anni una festa in uno dei luoghi più preziosi del mondo, nella tristezza di un commercio
I residenti «Epifania priva di un progetto di eleganza e bellezza, tra bandi falliti e poca trasparenza»
privo di tradizione».
E contrariamente alle previsioni è ressa in centro per i saldi: grande folla su via del Corso e nelle strade limitrofe, un po’ meno in via Cola di Rienzo e sull’Appia. Con il consueto successo dei centri commerciali. «Mettiamo da parte del polemiche sui pre saldi e il Black friday - dice il presidente di Federmoda Confcommercio Massimiliano De Toma - Adesso finalmente tutti sono in regola e gli sconti vanno dal 30 al 50 per cento. C’è movimento e interesse anche se le svendite sono iniziate in un giorno pre-festivo: perciò dalla Befana non ci aspettiamo il carbone ma qualche regalo dell’ultimo minuto. Fin da questo primo week end avremo il polso della situazione».
«In centro è andata meglio che nel resto della città, dove qualche strada ha lavorato di più e altre di meno - afferma il presidente di Confesercenti Valter Giammaria - Non si può fare un paragone con l’anno scorso perché nel 2017 i saldi sono iniziati in un giorno festivo. Però l’attenzione c’è e speriamo che il fine settimana si chiuda con un più 20 per cento». «Per fare gli acquisti migliori è meglio prediligere i negozi sotto casa o quelli conosciuti», sostiene Giovanna Marchese Bellaroto, presidente della Cna Commercio. Gli sconti sono partiti positivamente anche a Porta di Roma, dove si sono riscontrate lunghe file fin dalle prime ore della mattinata.