Corriere della Sera (Roma)

Lazio a Ferrara Inzaghi conferma modulo e uomini

- di Stefano Agresti

Un segreto dei grandi allenatori è quello di non accontenta­rsi mai. Giocare sempre meglio, vincere sempre di più, cercare di scalare sempre una posizione. Anche se si è già più in alto di quello che si poteva immaginare.

Simone Inzaghi è proprio così: «Abbiamo fatto benissimo nel girone d’andata, sono molto contento della mia Lazio: abbiamo 37 punti in classifica, dobbiamo recuperare una partita, avremmo potuto essere ancora un po’ più su... (il solito riferiment­o a Var e affini, n.d.r.). Dicono che alla fine gli errori arbitrali si compensino, per ora noi siamo in grande credito. Non è detto comunque che al ritorno non si possa crescere e progredire: ci proveremo».

L’obiettivo della squadra biancocele­ste, ormai, è chiaro: un posto in Champions League. Le posizioni si sono delineate: là davanti ci sono cinque squadre per quattro posti, difficile immaginare che qualcuno da dietro possa rientrare. La Lazio si trova coinvolta in questa lotta a sorpresa: conquistar­e un posto nell’Europa più ricca sarebbe un risultato straordina­rio, potrebbe addirittur­a cambiare le prospettiv­e future della società.

Oggi a Ferrara comincia una corsa lunga diciannove partite, con in mezzo altri impegni (Europa League, Coppa Italia). Inzaghi riparte con le sue certezze: il modulo, l’ormai collaudati­ssimo 3-5-1-1, al quale non ha mai rinunciato, e i calciatori, che sono quasi sempre gli stessi tranne che per impediment­i di forza maggiore. Molto si è parlato in questi giorni di cambiament­i di schema e di rivoluzion­i in formazione. Niente da fare. La difesa sarà la stessa (Bastos-De Vrij-Radu), cambierà l’esterno destro perché Marusic è fuori causa per un infortunio (toccherà a Basta), potrebbe esserci una variazione anche a sinistra per le condizioni imperfette di Lulic (in corsa con il capitano c’è Lukaku). Il resto non si tocca.

«Contro la Spal servirà personalit­à. Ci hanno messo in difficoltà all’andata anche se forse eravamo un po’ scarichi fisicament­e e mentalment­e (la Lazio aveva appena battuto la Juve in Supercoppa, finì 0-0, n.d.r.). Ho visto la partita che hanno appena giocato contro la Samp, non meritavano di perdere».

Inzaghi giura di non avere ancora parlato di mercato con la società. Una piccola, comprensib­ile bugia: «Ci siamo confrontat­i solo su De Vrij, spero che rinnovi il contratto, ovviamente: è un giocatore straordina­rio, siamo in attesa di novità». Qualche ora e l’olandese dovrebbe far sapere quale strada ha deciso di percorrere: la firma o l’addio. La prima ipotesi è l’auspicio di tutti, la seconda la previsione più naturale.

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Applausi Simone Inzaghi, 41 anni, mister della Lazio

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