Befana a piazza Navona Antitrust boccia bando: «Concorrenza violata»
«Troppi 9 anni, l’anzianità conti meno». Comune: criteri rispettati
Piazza Navona: il bando va rivisto, non rispetta i principi della concorrenza. Lo ha stabilito l’Antitrust, che ha inviato al Comune un parere dove si «auspica una revisione delle modalità di assegnazione dei posteggi», anche perché nove anni sono troppi. Ma secondo il Campidoglio non è così: «Il bando ha rispettato le norme e i criteri per la concorrenza».
Dopo tre anni che la piazza era rimasta senza banchi, quest’anno la fiera doveva tornare alla grande. Ma la fitta presenza della famiglia Tredicine nell’assegnazione dei posti (grazie al criterio di anzianità), e per quasi un decennio, ha di nuovo innescato le polemiche. L’eco delle diatribe romane è finito pure sul New York Times, secondo cui «quest’anno che una nuvola si è addensata sul mercatino». E , come se non bastasse, adesso arriva anche il parere dell’Antitrust.
L’Autorità garante della concorrenza, pur apprezzando l’iniziativa del Campidoglio di mettere a gara gli spazi scartando l’assegnazione diretta, evidenzia al primo punto che «la durata dell’attribuzione dei posteggi, pari a nove anni, appare impedire lo sviluppo di dinamiche competitive per un periodo eccessivamente lungo». Troppo tempo anche «in considerazione delle caratteristiche della manifestazione, che non riveste peculiarità tali da richiedere investimenti particolarmente onerosi da dover essere ammortizzati su un così ampio arco temporale». E del resto i mercatini di Natale viaggiano in genere sull’attribuzione «annuale della gestione».
Il secondo punto riguarda l’anzianità: l’Antitrust rileva che i criteri adottati dal Comune «valorizzano la pregressa partecipazione alla manifestazione come criterio di aggiudicazione» limitando così «la possibilità di accesso a nuovi operatori e cristallizzando la situazione preesistente». In sintesi: non è necessaria per la fiera una particolare esperienza che giustifichi una «corsia preferenziale per chi vi ha già partecipato».
«Avevamo fatto appello che dal 7 gennaio qualcuno si occupasse di valutare i criteri della concorrenza - dice la presidente dell’Associazione abitanti centro storico Viviana Piccirilli Di Capua -. Non possiamo che dirci soddisfatti nella speranza che si vada nella giusta direzione».
Il Campidoglio, intanto, fa sapere di aver risposto all’Autorità il 20 dicembre scorso: «Il bando - dichiara il dipartimento Sviluppo economico e Attività produttive - ha rispettato le norme e i criteri per la concorrenza. Essendo la festa classificata come “fiera”, in virtù della sua peculiare connotazione storico-tradizionale e della rilevanza internazionale rivestita, non può essere assimilata ai mercati destinati alla vendita esclusiva di particolari merceologie».