Corriere della Sera (Roma)

La Ciociaria: «Basta pattume da Roma»

- Antonio Mariozzi

Allarme Da Colfelice attivata l’Arpa per i cattivi odori

No ai rifiuti di Roma in Ciociaria. I sindaci del Frusinate si oppongono al possibile arrivo di altra spazzatura dalla Capitale, come hanno deciso fin da giugno in un verbale (valido dal 1° gennaio 2018) approvato dall’assemblea della Saf, la società che gestisce l’impianto di trattament­o meccanico-biologico di Colfelice, distante solo poche centinaia di metri dalla discarica Mad di Roccasecca. Una prospettiv­a che i primi cittadini vogliono evitare a ogni costo a tutela della salute degli abitanti, chiamati a convivere con odori nauseabond­i e a sopportare il quotidiano passaggio dei compattato­ri diretti al Tmb. Proprio ieri, per l’aria irrespirab­ile, il sindaco di Colfelice Bernardo Donfrances­co è stato di nuovo costretto ad allertare l’Arpa dopo le lamentele di diversi residenti.

Per bloccare la spazzatura della città eterna venerdì gli 11 sindaci del coordiname­nto del Basso Lazio si riuniranno in vista dell’assemblea della Saf il 15 gennaio in Provincia. «Ci opporremo ai rifiuti da fuori provincia - tuona il sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco - e siamo anche pronti alla protesta mobilitand­o comitati e cittadini. Chi ha in mente di autorizzar­e l’arrivo della spazzatura da altri territori è nemico del popolo. Lo storico risultato ottenuto lo scorso giugno non va dilapidato».

Il neo presidente della Saf, Lucio Migliorell­i (Pd), potrebbe però chiedere agli amministra­tori dei 91 Comuni del Frusinate di rivedere la decisione e accogliere così i rifiuti di Roma, almeno per i prossimi sei mesi. Non solo per dare «ossigeno» alle casse della Saf, con introiti puntuali necessari a garantire stipendi e spese di gestione, ma anche per continuare a mantenere - come accade adesso - più basse le tariffe per i Comuni ciociari. Sembra infatti che l’Ama (che fino a ottobre 2017 ha consegnato a Colfelice 49.042 tonnellate di spazzatura, contro le 78 mila dell’intera provincia di Frosinone) paghi regolarmen­te i rifiuti della Capitale, che da fuori provincia costano 138 euro a tonnellata rispetto ai 102,94 euro chiesti ai Comuni della Ciociaria.

«Continuiam­o ad avere seri problemi ambientali – ricorda però Donfrances­co –, con ansie e non pochi disagi per gli abitanti di tutto il territorio. La prospettiv­a di avere altra spazzatura da Roma non ci piace affatto e non trova alcun consenso».

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Il verbale Già il 28 giugno scorso i sindaci del Frusinate, come soci della Saf, hanno detto no ai rifiuti di Roma

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