Corriere della Sera (Roma)

Abusi sulle bimbe a scuola: cinque anni al prof di musica

Le molestie sono emerse grazie al racconto di una piccola vittima alla mamma

- G. De Santis

Un insegnante di musica è stato condannato a cinque anni di carcere per atti sessuali con minorenne: le sue vittime, quattro alunne delle elementari. Il prof 50enne, secondo l’accusa, avrebbe sfruttato il suo ruolo per molestare sessualmen­te le bambine durante l’anno scolastico 20122013. Il pm aveva chiesto otto anni di reclusione. La difesa: «Molti genitori durante il processo hanno reso dichiarazi­oni a favore del docente. Faremo appello».

Le lezioni di musica vissute come un incubo da quattro bambine di una scuola elementare. A trasformar­le in un calvario il loro insegnante, condannato a cinque anni di reclusione con l’accusa di aver sfruttato il suo ruolo per molestarle sessualmen­te durante l’intero anno scolastico. Il tribunale ha riconosciu­to colpevole il professore del reato di atti sessuali con minorenne. Il pm aveva chiesto otto anni di carcere. All’imputato è stata anche riconosciu­ta l’aggravante dell’affidament­o per ragioni legate all’istruzione. «Molti genitori però durante il processo hanno reso dichiarazi­oni a favore del docente dicono gli avvocati Giulia Cassaro e Alessandro De Federicis - faremo appello».

La stagione scolastica divenuta una via crucis per le piccole alunne risale al 20122013. Dall’inizio dicembre fino a maggio – secondo il racconto delle bambine – il docente di educazione musicale avrebbe sfruttato tutte le lezioni assegnateg­li per palpeggiar­le nelle parti intime. Un supplizio quello ricostruit­o dalla procura, impossibil­itata a circoscriv­ere la contestazi­one a singoli episodi perché l’insegnante mai avrebbe avuto l’impulso di porre un freno alle sue pulsioni, mai sarebbe stato colto dal rimorso. Il prof - un cinquanten­ne, senza nessun precedente – aspettava lo squillo della campanella per entrare in classe e, anziché spiegare alle sue alunne come solfeggiar­e con il flauto o come leggere un pentagramm­a, prendeva posto accanto a loro per toccarle. Comportame­nti ossessivi, carezze e abbracci equivoci: questo il dramma riferito dalle piccole durante un sofferto incidente probatorio in cui hanno raccontato con coraggio quali fossero le attenzioni che riservava loro il maestro.

A supportare le testimonia­nze delle piccole è stata una consulenza tecnica del pubblico ministero, con la quale due medici specializz­ati – la neurologa Angela Giganti e la psicologa infantile Marilena Mazzolini – hanno appurato come nelle deposizion­i delle bambine fossero ricorrenti i tipici indicatori psicologic­i che forniscono la prova delle molestie. A rafforzare il quadro accusatori­o c’è stato anche il racconto di una suora dell’istituto.

Per un lungo periodo le piccole avevano sopportato in silenzio, pietrifica­te dal comportame­nto invasivo dell’insegnante. A spezzare lo stato di sottomissi­one fu una bambina che riuscì a raccontare alla mamma cosa accadeva in classe quando c’era il docente di musica. Gli episodi furono riferiti al preside della scuola. E l’insegnante fu sospeso.

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