Spelacchio resiste con addobbi e luci
L’abete rosso ieri è rimasto ancora a piazza Venezia. Oggi sapremo il suo futuro
Eniente. Per Spelacchio sembra non esserci pace neanche dopo la fine delle festività natalizie. Tradizione vorrebbe, infatti, che l’albero di Natale - quindi anche quello allestito in piazza Venezia venga smontato nel giorno dell’Epifania. Si conceda di mandarlo in pensione il giorno successivo, ma il 7 gennaio quest’anno capitava di domenica. E muovere tutta la macchina per la rimozione di un abete di oltre 20 metri in un giorno festivo sarebbe ovviamente costato una cifra esorbitante. Passi quindi non rispettare la tradizione. La deduzione logica è: allora verrà smontato il primo giorno utile. Vale a dire ieri, ma neanche ieri Spelacchio è stato spogliato delle 800 palle argentate che lo abbelliscono e dei 4 chilometri di fili che lo hanno fatto risplendere. Sono stati semplicemente rimossi i tanti biglietti (chissà che fine faranno?) che romani e turisti hanno affidato all’abete rosso della Val di Fiemme. Ma il piedistallo, l’albero e tutti gli allestimenti sono ancora al loro posto.
Dal Campidoglio sono arrivate notizie solo in serata: «Per ora Spelacchio resta lì dov’è. La questione è in via di definizione». Aggiornamenti arriveranno oggi. E si prolunga così la trepidante attesa di chi, come la magnifica comunità della Val di Fiemme, spera di poterlo riabbracciare e trasformare in «baby little home» per le mamme e i piccoli romani da allattare.