Giallorossi, Peres per Darmian Lazio, c’è Caceres
È passato alla storia come quello che, alla Juventus, sfasciava le macchine. Tutta colpa di un incidente notturno che pagò con l’esclusione dalla rosa e una fama pessima. Eppure a Torino molti – Buffon in testa – giurano che Martin Caceres non sia uno che distrugge, bensì che costruisce.
Lo spogliatoio, ad esempio: «È un ottimo calciatore, ma anche un elemento straordinario all’interno del gruppo». La Lazio lo ha preso in estate, quando era svincolato, e lo ha parcheggiato al Verona, dove si è pian piano ricostruito fino a diventare un leader, mettendosi alle spalle gli ultimi gravi infortuni. Tanto che Pecchia, allenatore dei veneti, non voleva farlo partire per Roma. Niente da fare: il club di Lotito ieri ne ha annunciato ufficialmente l’arrivo, avrà un contratto fino a giugno con opzione per il rinnovo. Se davvero ha anche queste qualità di uomo-squadra, per i biancocelesti sarà un grande colpo.
Poi c’è il campo, e lì è un altro discorso: Caceres è pagato soprattutto per distruggere, da difensore qual è. Ma non vanno sottovalutate le sue doti quando appoggia la manovra d’attacco, perché da terzino dà un notevole contributo anche in avanti: quest’anno al Verona ha segnato addirittura tre gol in quattordici partite, e uno bellissimo lo ha fatto alla Juventus.
La sensazione è che sia perfetto per la difesa a tre di Inzaghi, in particolare per quella posizione di centrodestra nella quale si sono alternati (senza troppa fortuna) Wallace, Bastos e Patric. Potrebbe tornare utile già alla ripresa del campionato, contro il Chievo, quando non ci sarà lo squalificato Radu. Del resto proprio la difesa è il reparto che finora ha creato i maggiori problemi. Caceres è il colpo sicuro del mercato invernale della Lazio. Altri rinforzi? Niente di certo né di deciso, ma la società biancoceleste vigila. C’è una frenata per il trasferimento di Cataldi (ora al Benevento in prestito) alla Fiorentina, operazione che avrebbe potuto favorire l’assalto immediato a Badelj.
Su quest’ultimo, però, il d.s. Tare rimane attentissimo: lo ritiene l’elemento che potrebbe dare qualcosa in più al centrocampo, potendo occupare tutte le posizioni del reparto. Sotto esame anche la questione portiere: un italiano, forse addirittura Marchetti, potrebbe prendere il posto di Vargic come secondo, soluzione che consentirebbe di liberare un posto per un altro eventuale acquisto.