Così i giardini disegnati da Russell Page incantano nobili, giornalisti e volti della tv
Arriveranno a primavera. Attraverseranno l’Atlantico, scenderanno dal nord Europa. Sono i protagonisti dell’horticultural tourism, i visitatori del Bel Paese che dopo aver passato in rassegna la Cappella Sistina e il Colosseo, si dedicano al paesaggio, un altro importante asset di quel museo a cielo aperto che è l’Italia. E allora accade che siti di pregio come i Giardini della Landriana, disegnati dal mitico Russell Page per la marchesa Lavinia Taverna (40mila ingressi ogni anno), non vogliano farsi trovare impreparati. Per assecondare le richieste del turismo green, il parco di Tor San Lorenzo ha appena lanciato un bando: cercasi nuove guide da inserire nello staff della stagione 2018 che apre a marzo. Requisiti essenziali: amore per la natura, predisposizione al contatto con il pubblico, conoscenza delle lingue inglese e tedesca. Via ai curriculum. Nel frattempo si pensa già al prossimo Flower Show di fine aprile. L’anno scorso tra le meraviglie mediterranee è spuntata anche Serena Dandini, sempre attratta da storie di vita e di giardini. Qualcuno giura di aver incontrato perfino Michele Santoro fra le corolle aristocratiche, custodite con dedizione da donna Stefanina Aldobrandini: ad ogni preview di primavera, invita per il brunch un parterre patrizio, che include da Marisela Federici, molto assidua, a Federica Guerrieri Gonzaga, Marina Pavoncelli, e Nicoletta Campanella, autrice di una collana di viaggio tra le rose italiane.